Domenica 19 Maggio 2024

Galliani, il flop continuaFrenate Higuain e Witsel

Claudio Negri Milano OGNI GIORNO ha la sua pena: i 60 milioni che il Milan metterebbe sull'unghia di Aurelio De Laurentiis per don Gonzalo Higuain non sarebbero abbastanza, a meno di una strana compropietà (ormai fuorilegge) per due terzi corporei del Pipita. Da Napoli hanno rilanciato ieri con un certo sussiego: «Esiste nel contratto dell'argentino precisano i partenopei nel più ufficiale e aureliano dei comunicati una clausola rescissoria il cui importo è di 94 milioni 736 mila euro. Non ci sono trattative, chi volesse il giocatore dovrà sborsare questa cifra nelle casse del club». Quasi cento milioni sono al limite del budget rossonero, ma qui siamo alle pirotecnie ad uso di noi volgo. Perché su Higuain e il resto del mercato rossonero, dopo le magre dei giorni scorse, vige la regola del lavoro silenzioso. Così anche su Axel Witsel, il centrocampista zazzeruto dello Zenit, ci si può affidare solo a sogni e a visioni, comprese quelle della stampa belga, che ribadisce la prossimita del giocatore al Diavolo. Si dice che il Milan sarebbe pronto a versare ai russi di San Pietroburgo 30 milioni, spiazzando il Chelsea, che avrebbe offerto di meno. E chissà quanto avranno offerto Juventus e Manchester United, le altre pretendenti? Allo Zenit dicono ed è la solita solfa che per avere i ricci di Witsel servono cifre importanti. Trattattive in atto? Per i russi non ce n'è traccia. Ammazzàlo com'è silenzioso il sommergibile di Adriano Galliani: le alternative restano Bertolacci e Basellir. Meno silente è l'interessamento per il punteruolo svigliano Carlos Bacca: il suo procuratore re l'ex interista Ivan ramiro Cordoba era ieri a Milano forse per parlare col Milan, ma anche con emissari della Roma. La clausola rescissoria del giocatore è di 30 milioni. Altro fronte, altra offerta: per il difensore centrale dell'Atletico Madrid Diego Godin, dicono dalla Spagna, il Milan avrebbe offerto 25 milioni. Offerta platonica, perché ai materassai madrileni Godin fa assai comodo. Ieri la comproprietà di Verdi (Milan-Torino) è andata alle buste. Con esito finale favorevole(vivaddio) al Milan. Ieri, infine, nel girone delle parole, ecco il saggio Gianni Rivera, che ha il raro dono di non essere mai banale: «Spero che si pentano quei giocatori che rifutano il Milan Ai miei tempi non si poteva scegliere o rifiutare una destinazione perché a 14 anni si firmava il cartellino che poi era di proprietà della società. Berlusconi? Se il cuore non batte più come prima bisogna trovare qualcuno che lo aiuti e probabilmente Berlusconi ha trovato in nuovi investitori il contributo per far tornare il Milan ad alti livelli. Spero ha aggiunto l'ex golden boy che il Milan torni a essere quello che è stato fino a poco tempo fa anche se mi pare complicato tornare a certi livelli». E auguri a Sinisa Mihajlovic, con ironia: «Gli allenatori sono bravi quando vincono i calciatori».