Venerdì 26 Aprile 2024

Texas, è strage di bambini. "Killer in lite con la suocera"

Emergono nuovi particolari sulla sparatoria nella chiesa di Sutherland Springs. "Kelley ex militare congedato per violenze in famiglia". Tra le vittime almeno 12 bimbi. Anche una donna incinta e tre dei suoi figli

Texas, il killer Devin Kelley in due immagini diffuse dopo la sparatoria (Ansa)

Texas, il killer Devin Kelley in due immagini diffuse dopo la sparatoria (Ansa)

Dallas, 6 novembre 2017 - Ci sono 12 bambini, forse 14, tra le vittime della strage di ieri in Texas. E c'è sgomento e sconcerto ancora oggi a Sutherland Springs, dove un uomo ha aperto il fuoco in una chiesa, uccidendo 26 persone. Secondo lo sceriffo della contea di Wilson, Joe Tickett, sono una ventina i feriti ricoverati in ospedale. La maggior parte di questi sarebbe in condizioni stabili. Nel frattempo, emergono nuovi particolari sul presunto autore del massacro. 

EX MILITARE IN CONGEDO PER VIOLENZE - Il killer, Devin Patrick Kelley, era stato congedato con disonore dall'Aeronautica nel 2014, dopo essere stato condannato da una corte marziale per violenze commesse su moglie e figlio.  A renderlo noto è il governatore Greg Abbott. Kelley comprò regolarmente l'arma usata per la strage, superando i controlli previsti. Acquistò il fucile Ruger AR-556, usato nella strage, nell'aprile del 2016, in un negozio di San Antonio. L'uomo era stato accusato in passato anche di crudeltà contro gli animali, in Colorado. Dovette pagare una sanzione di quasi 400 dollari.

Inoltre nel 2014 era stato anche accusato di maltrattamento di animali per essersi avventato con violenza contro un giovane husky che ha preso a pugni, colpito al collo e trascinato via.

IN LITE CON LA SUOCERA - Intanto si chiarisce il contesto familiare nel quale Kelley avrebbe agito. Secondo quanto scrive UsaToday che cita fonti di polizia, la chiesa del massacro era frequentata dai suoceri, che però non erano presenti al momento del massacro. C'era invece la nonna della moglie del killer, che risulterebbe tra le vittime. Il 26enne pare fosse in pessimi rapporti con la suocera, cui aveva anche mandato dei messaggi di minaccia. Elemento questo, che a detta delle autorità, potrebbe essere stato scatenante. "Non c'erano motivazioni razziali o di credo religioso. C'era un litigio in corso con la famiglia e i suoceri", ha confermato Freeman Martin, uno dei responsabili delle forze dell'ordine in Texas.

MORTO SUICIDA - Kelley dopo la strage è stato trovato morto nell'auto che guidava: secondo i media locali, che citano lo sceriffo Tickett, si sarebbe tolto la vita sparandosi e non sarebbe stato ucciso dagli agenti, come emerso in un primo momento. Emerge anche che prima di aprire il fuoco l'uomo avrebbe chiamato il padre dicendo che non sapeva se sarebbe sopravvissuto. 

ARMI NEL MIRINO - Oggi Trump, dal suo viaggio in Giappone, ha parlato dei fatti di Sutherland Springs sostenendo che "il problema non sono le armi" e che si sia trattato solamente del gesto "di uno squilibrato mentale". Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, dichiara che i quanto accaduto in Texas dimostra come siano necessarie "più persone armate" nelle chiese. 

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STRAGE DI BAMBINI - Tra le 26 vittime della sparatoria c'erano sei membri della stessa famiglia: una donna incinta, tre suoi figli, un cognato di lei e uno dei suoi figli. Dodici o 14 i bambini uccisi in tutto, la metà delle vittime: tra di loro anche un bimbo di 18 mesi.