Mercoledì 24 Aprile 2024

Presidenziali Usa, il repubblicano Pence vince il duello tv tra numeri due

Secondo un sondaggio Cnn il repubblicano vince per 48 punti contro i 22 del democratico Kaine

Mike Pence e Tim Kaine, candidati alla vicepresidenza Usa (Ansa)

Mike Pence e Tim Kaine, candidati alla vicepresidenza Usa (Ansa)

dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI

New York, 5 ottobre 2016 - Alla fine quello che si ricorderà di più è che per 90 minuti i due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti il democratico Tim Kaine e il repubblicano Mike Pence hanno continuato a saltarsi sulla voce. Anche se Kaine è sembrato il più aggressivo e meglio documentato, è stato Mike Pence davvero coriaceo nella difesa di Donald Trump a strappare una vittoria ai punti, 48 a 42 secondo un sondaggio istantaneo della Cnn.

Instancabile nel sollevare il problema delle email e della Clinton foundation, deciso nel demolire la riforma sanitaria di obama, pronto ad intervenire in Siria bombardando le posizioni dell’esercito di Assad protetto dai russi, Pence è riuscito a spiegare tutti i suoi valori conservatori a partitre dall’avversione per l’aborto e si è presentato all’America come un solido candidato per il 2020 se Trump non dovesse diventare presidente. Tim Kaine invece ha picchiato duro sulle tasse e sulle bugie di Trump , sugli insulti alle donne e a Barack Obama, sull’assenza di programmi sull’economia e nella lotta all’Isis, ma lo ha fatto forse con troppa foga risultando a volte impaziente nel suo ruolo di mastino da attacco.

Gli scambi tra i due avversari sono stati vivacissimi, sempre condotti però all’interno un dibattito infuocato ma civile. E’ forse questa la lezione di stile che Donald Trump deve imparare dal suo vice che con la sua apparente calma è riuscito ad elencare una dopo l’altra tutte le accuse destinate a demolire la credibilità di Hillary. Sono in tanti a ritenere che il dibattito tra i vice non sposterà i sondaggi e nemmeno il voto fra gli elettori, ma l’unico confronto tra Pence e Kaine è servito per far capire che sia il vice repubblicano che quello democratico sono in grado di svolgere il loro lavoro se fossero chiamati a sostituire il presidente.Nel caso di Pence la base repubblicana più conservatrice si è sentita rassicurata dai suoi valori  che non sempre hanno coinciso con la difesa di Donald Trump.

Tim Kaine si è sacrificato nel puntare a testa bassa l’avversario e lo ha fatto presnetando Hillary come un candidato superiore per la Casa Bianca. Il suo colpo più riuscito è forse sulle tasse perché è riuscito a dimostrare che non c’è ragione perché Trump non presenti la sua dichiarzzione dei redditi, se non per la paura che contenga qualche cosa di scomodo. A conti fatti  sia il campo democratico che quello,repubblicano cantano vittoria. Tutto è rinviato adesso alla prossima prova fra Trump e Hillary che si terrà domenica a St Louis in Missouri con la formula del Town Hall  quando le domande arriveranno dal pubblico. La Clinton si presenta con i sondaggi che la danno in vantaggio di 5 punti a livello nazionale e nei maggiori stati chiave, dalla Florida al North Carolina, dalla Pennsilvania al Colorado, tranne che in Ohio dove è invece Trump a mostrare un vantaggio di 5 punti.L’unico punto in comune che Pence e Kaine hanno mostrato è la volontà di lavorare insieme. ”Non importa in quale posizione ci ritroveremo dopo il voto di novembre” ha detto Kaine.