Giovedì 9 Maggio 2024

Russia, Navalny condannato. Appello Ue e Usa: liberatelo

Quindici giorni di carcere per il blogger anti-Putin arrestato dopo le manifestazioni di piazza contro la corruzione. Si muovono Europa e Stati Uniti. Ma il Cremlino: le proteste sono "provocazioni e menzogne"

Alexei Navalny, selfie dal tribunale (Dire)

Alexei Navalny, selfie dal tribunale (Dire)

Mosca, 27 marzo 2017 - Il blogger 'anti-Putin', Alexei Navalny è stato condannato a 15 giorni di carcere, dopo essere stato arrestato ieri a Mosca durante le manifestazioni di piazza contro la corruzione. L'accusa è quella di non aver obbedito agli ordini della polizia.  Alexei è comparso questa mattina in Tribunale e ha twittato un selfie dagli uffici della Corte con scritto: "Verrà il giorno in cui noi giudicheremo loro, ma quel giorno lo faremo in maniera onesta". Navalny è stato condannato anche a pagare 20mila rubli (circa 325 euro) per il suo ruolo nell'organizzazione di quella che le autorità hanno definito una protesta illegale a Mosca. 

Il leader della protesta è stato arrestato assieme a migliaia di manifestanti, tanto che l'Unione europea e gli Stati Uniti sono scesi in campo per chiedere la liberazione sua e dei manifestanti che hanno protestato "pacificamente" ieri nelle piazze di molte città russe. 

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L'EUROPA - "Facciamo un appello alle autorità russe affinché rispettino i loro impegni internazionali, compresi quelli del Consiglio d'Europa e dell'Osce, a fare valere questi valori, e a liberare senza indugi i manifestanti pacifici arrestati", ha detto l'Alta rappresentante della politica estera dell'Ue, Federica Mogherini.

L'Ue critica la polizia russa, affermando che "nel tentativo di disperdere i manifestanti e con l'arresto di centinaia di cittadini, compreso il leader dell'opposizione, ha impedito l'esercizio della libertà di espressione, associazione e assemblea pacifica, che sono diritti fondamentali della Costituzione russa".

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GLI USA - Anche il dipartimento di Stato Usa ha preso posizione sugli arresti del leader d'opposizione russo e di centinaia di manifestanti, definendoli "un affronto ai valori democratici di base". "Gli Stati Uniti condannano con forza la detenzione di centinaia di manifestanti pacifici in tutta la Russia domenica" ha detto il portavoce ad interim della diplomazia Usa Mark Toner. "Arrestare manifestanti, osservatori per i diritti umani, e giornalisti rappresenta un affronto ai valori democratici di base. Siamo preoccupati nel sentire dell'arresto dell'oppositore Alexei Navalny all'arrivo alla manifestazione oltre che dei raid sull'organizzazione anti-corruzione che guida". Toner ha detto che gli Usa continuano a seguire la situazione e "chiedono al governo russo di rilasciare immediatamente tutti i manifestanti pacifici". "Il popolo russo, come quello di ogni Paese, merita un governo che sostiene lo scambio aperto di idee, una governance trasparente e affidabile, un trattamento equo in base alla legge e la possibilità di esercitare i proprio diritti senza timori di punizioni", ha detto Toner. La Casa Bianca non ha commentato gli arresti avvenuti a una manifestazione contro la corruzione mirata al premier Dmitri Medvedev.

IL CREMLINO - La risposta del Cremlino è stata che le proteste di ieri sono state "una provocazione e una menzogna". Secondo il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, lo stesso Navalny "ha palesemente mentito" dicendo che si trattava di manifestazioni "legali".