Mercoledì 24 Aprile 2024

Mosca, fermati l'oppositore Navalny e 500 manifestanti

Manifestazione anticorruzione a Mosca. Il leader bloccato dalla polizia. Assalto della folla: "Fascisti, liberatelo". Lui: "Sto bene, continuate la protesta pacifica"

Russai, il momento del fermo di Alexei Navalny (Ansa)

Russai, il momento del fermo di Alexei Navalny (Ansa)

Mosca, 26 marzo 2017 - Alexei Navalny, leader dell'opposizione anti-Putin, è stato fermato dalla polizia nel corso della manifestazione anticorruzione a Mosca: è stato caricato su un pulmino della polizia e la folla ha assaltato il pulmino urlando "fascisti, liberatelo". Sono più di 150 le persone fermate nel corso della protesta organizzata dal candidato alle presidenziali. Secondo il gruppo a tutela dei diritti umani OVD-Info, specializzato nel monitorare questo tipo di manifestazioni, sono in corso altri arresti. La polizia ha usato i gas urticanti per disperdere la protesta.

"Grazie per il vostro sostegno, io sto bene, sono stato portato alla stazione della polizia e sto discutendo con gli agenti del mio film su Medvedev. Ma oggi l'ordine del giorno è la protesta contro la corruzione, non il mio fermo. Continuate a manifestare in modo pacifico e godetevi al bella giornata di sole", ha scritto Navalny in una serie di tweet. Alexei Navalny è stato incriminato per aver violato l'articolo 20.2 del codice amministrativo russo che regola le procedure per organizzare manifestazioni e cortei, ha detto un portavoce della polizia di Mosca alla Tass. In base alla suddetta violazione, precisa la Tass, Navalny rischia "una multa, lavori obbligatori o l'arresto", ma sempre per violazione amministrativa.

La giornata di manifestazioni è stata convocata dall'oppositore sotto lo slogan "Dimon (diminutivo di Dmitri,ndr.), la pagherai". Nel mirino c'è Dmitry Medvedev, il premier russo, che secondo Navalny è tra gli uomini più corrotti della nomenklatura russa. 

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L'oppositore aveva radunato i suoi seguaci nella centralissima Tsverskaya, la via che taglia il centro di Mosca e sfocia nella Piazza Rossa. Per minimizzare la reazione da parte delle autorità - il Cremlino ha definito la manifestazione una "provocazione illegale". Navalni aveva chiesto di raggiungere la via "alla spicciolata" e poi incamminarsi sui marciapiedi "in senso antiorario". Ma non c'è solo Mosca. Il blogger ha infatti indetto manifestazioni in "100 città della Russia" per protestare contro la corruzione. A Vladivostok segnalati disordini.

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LA CORSA DI NAVALNY - Da un mese, Navalny sta girando la Russia ad aprire sedi e raccogliere fondi e volontari per la sua campagna elettorale. All'apertura del quartier generale del suo staff a Tomsk, il 17 marzo, l'edificio è stato evacuato per un allarme bomba poi rivelatosi falso. Sabato scorso, invece, a Kemerov alcuni sconosciuti hanno gettato addosso al politico delle uova. Il 6 aprile, Navalny ha intenzione di aprire due nuove sedi a Irkutsk e Krasnoyarsk. Il 13 aprile è prevista l'apertura dei quartier generali di Omsk e Tyumen, in Siberia. Secondo i dati del coordinatore della campagna elettorale di Navalny, Leonid Volkov, finora sono stati aperti una decina di centri, ma in futuro dovranno essere circa 70 in tutta la Russia. Sono stati raccolti 26,3 milioni di rubli (425.000 euro) da 17.000 diversi donatori e si sono registrati come volontari quasi 40.000 persone. Le presidenziali russe sono previste per marzo 2018, Putin non ha ancora ufficializzato la sua candidatura; quello in corso è il suo terzo mandato.