Venerdì 26 Aprile 2024

Kurdistan verso l'indipendenza. Erdogan: "Pronta opzione militare"

Mentre si delinea un plebiscito per il sì all'indipendenza del Kurdistan da Baghdad, cresce la tensione nella regione

Una giovane curda festeggia in strada avvolta nei suoi colori

Una giovane curda festeggia in strada avvolta nei suoi colori

Baghdad (Iraq), 26 settembre 2017 - Il 93% dei votanti è espresso a favore dell'indipendenza del Kurdistan iracheno, mentre il conteggio delle schede del referendum, non riconosciuto da Baghdad, è ancora in corso. Lo riferisce la stampa locale citando una commissione elettorale. Solo il 6,71% ha espresso voto contrario. Il risultato potrà tuttavia cambiare prima di giovedì, quando è atteso l'esito finale. L'affluenza è stata del 72,16%, pari a 3,3 milioni di elettori sul totale di 5,2 milioni.

Molti cittadini sono scesi nelle strade ieri sera anche in diverse città iraniane curde per festeggiare la tenuta del referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno. Manifestazioni di giubilo sono state segnalate nelle città di Sina, Mahabad, Saqiz e Marivan, dove molti manifestanti hanno celebrato l'avvenimento facendo il segno della vittoria, ballando lo 'Shaiy', una danza tradizionale curda, e cantando un inno curdo, 'Ey Reqib'.

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Il presidente della Generalitat, il governo della Catalogna, Carles Puigdemont, ha telefonato al presidente del Kurdistan, Mssoud Barzani, felicitandosi per il referendum sull'indipendenza. "Ci siamo augurati successo reciproco", ha detto Puigdemont, nel suo account su Twitter.

BAHGDAD - Il premier iracheno Haidar al Abadi ha detto che le autorità di Baghdad "non intendono discutere con Erbil dei risultati del referendum", perché quest'ultimo "è incostituzionale". Abadi accusa le autorità curde di "istigare il caos e la sedizione" all'interno del paese.

ERDOGAN - "Se la strada verso la pace sarà ostacolata, la Turchia ha tutte le opzioni sul tavolo, da quelle economiche a quelle militari, in risposta.... Nonostante tutti i nostri avvertimenti, l'Autorità regionale del nord Iraq ha voluto con insistenza tenere il referendum per l'indipendenza. Ma a parte Israele non ha alcun sostegno. Ora l'ha approvato il 90-92 per cento. Ma questo vale una guerra? Chi accetterà la vostra indipendenza? Solo Israele. Ma il mondo non è solo Israele. Il Kosovo purtroppo non è ancora riuscito a essere uno Stato". Sono le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha più volte minacciato azioni contro l'indipendenza del Kurdistan.

PUTIN - Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato del referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno nei suoi colloqui telefonici con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente iraniano Hassan Rouhani. Il presidente russo non vede di buon occhio la scissione dell'Iraq. "Continuiamo a credere che l'integrità territoriale e politica degli Stati sia estremamente importante per mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione e per risolvere i problemi critici che lì abbondano", ha detto Peskov, portavoce del Cremlino. 

MANOVRE MILITARI TRA TURCHIA E IRAQ - Le ampie manovre militari che le Forze armate turche conducono da una settimana alla frontiera con l'Iraq, in coincidenza con la celebrazione lunedì del referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno, sono entrate in una terza fase, con la partecipazione di unità dell'Iraq. Lo ha reso noto lo Stato maggiore dell'esercito turco, con un comunicato diffuso nella notte.

Manovre militari congiunte tra Turchia e Iraq (Ansa)
Manovre militari congiunte tra Turchia e Iraq (Ansa)

IRAN MANDA BATTERIE MISSILI - L'Iran ha inviato alla sua frontiera con il Kurdistan iracheno "batterie missilistiche moderne". La notizia, arriva all'indomani del contestato referendum fortemente contestato anche da Teheran.