Mercoledì 24 Aprile 2024

Charlie Gard, Usa gli concedono la cittadinanza

I genitori pubblicano una foto del piccolo: "Non è cieco"

I genitori di Charlie Gard (Ansa)

I genitori di Charlie Gard (Ansa)

Roma, 19 luglio 2017 - Gli Stati Uniti si muovono per curare il piccolo Charlie Gard. Il parlamento americano ha concesso la 'cittadinanzaUsa al bambino di 11 mesi affetto da una grave e rara sindrome degenerativa, per la quale è ricoverato all'ospedale Great Ormond Street di Londra. In questo modo il neonato potrà essere curato in suolo statunitense. A darne notizia è un deputato repubblicano del Nebraska, Jeff Fortenberry, su Twitter, che parla di "residenza permanente" concessa al bambino e ai suoi genitori. "Abbiamo appena approvato un provvedimento - spiega il deputato - che garantisce a Charlie Gard lo status di residente permanente, come anche alla sua famiglia, per mettergli di avere le cure mediche di cui ha bisogno".  Anche se non è ancora chiaro, specifica il Daily Mail nel riportare la notizia, se la decisione del Congresso forzerà la struttura londinese a dimettere il bambino in qualità di cittadino americano, o se essa complicherà invece ulteriormente la situazione legale. La mossa degli Stati Uniti fa seguito alle parole del presidente Usa Donald che nei giorni scorsi, a seguito della campagna di solidarietà internazionale partita nei confronti della famiglia Gard, si era detto disponibile ad accogliere il piccolo. 

L'ESITO DELLA VISITA - Il bambino è stato visitato nell'ospedale londinese lunedì da un neurologo americano, Michio Hirano della Columbia University, che propone per lui una terapia sperimentale negli Stati Uniti. Ma le indiscrezioni che emergono dalla stampa inglese non lasciano speranze al piccolo Charlie. L'incontro a cui ha partecipato il team di specialisti, guidato da Hirano, tra cui anche un medico dell'ospedale Bambin Gesù di Roma, non è servito a convincere i medici britannici, i quali sono ancora del parere che sia giusto staccare la spina alle macchine che tengono in vita Charlie - contro la volontà dei genitori che sperano negli effetto della cura sperimentale Usa - perché la malattia di cui soffre, sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, gli provoca troppa sofferenza. L'incontro è durato cinque ore e mezza e sia il Mail online sia il Sun hanno confermato che vi ha partecipato anche un inviato dell'ospedale Bambin Gesù. Questi e il dottor Hirano, sottolinea il Sun, hanno esaminato insieme una tac del cervello del piccolo. Il dottor Hirano è ripartito per New York ieri sera, scrive sempre il Mail, sottolineando che Charlie - secondo quanto ha reso noto la madre - sarà sottoposto adesso a nuovi test

LA FOTO - Secondo il Telegraph l'Alta Corte dovrebbe riprendere l'esame del caso - su cui la giustizia inglese e la Corte europea dei diritti dell'uomo, si sono già pronunciate a favore dei medici inglesi - venerdì, per poi arrivare a un verdetto definitivo la prossima settimana. Nel frattempo, i genitori di Charlie - Connie Yates e Chris Gard - hanno pubblicato una foto in cui il piccolo, con gli occhi semiaperti, sembra guardare un giocattolo. Scatto realizzato venerdì scorso e pubblicato sempre dal Daily Mail, che proverebbe secondo i genitori, che Charlie non è cieco, come sostengono i medici americani.