Giovedì 25 Aprile 2024

Catalogna, niente elezioni anticipate. Puigdemont: "Non ci sono garanzie"

Il presidente catalano: "Commissarimento abusivo e ingiusto". E Madrid chiede l'attivazione dell'articolo 155

Il presidente catalano Carles Puigdemont (Ansa)

Il presidente catalano Carles Puigdemont (Ansa)

Madrid, 26 ottobre 2017 - Marcia indietro: in Catalogna non ci saranno elezioni anticipate. Lo ha dichiarato il presidente Carles Puigdemont, spiegando che "non ci sono le garanzie che ne giustifichino la convocazione". "Non accetto la musura, ingiusta e abusiva dell'articolo 155", ha quindi sottolineato parlando dal palazzo della Generalitat. Puigdemont ha quindi annunciato che "il Parlament deciderà sull'indipendenza" decisa attraverso il referendum del 1° ottobre scorso.

"Nessuno ha il diritto di togliere la volontà di dialogo alla parte catalana o di permettersi di dire che io non sono stato disposto a sacrifici per instaurare il dialogo - ha aggiunto -. Ancora una volta abbiamo riscontrato con grande disillusione che la responsabilità viene chiesta a noi e siamo solo noi che dobbiamo mostrare responsabiità, mentre l'altra parte si permette di agire irresponsabilmente".

La breve dichiarazione è giunta al termine di una lunga mattinata di annunci e smentite. Dal presidente catalano era infatti atteso proprio l'annuncio di elezioni anticipate per scongiurare l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, con cui vengono 'commissariate' le istituzioni della regione. Ma il tanto atteso intervento, fissato in un primo tempo per le 14.30, è slittato sempre più in là nel pomeriggio, fino alla dichiarazione istituzionale rilasciata inotrno alle 17. Fonti della presidenza, tuttavia, avevano già fatto trapelare che da Madrid non erano arrivate assicurazioni che se fossero state convocate elezioni anticipate sarebbe stata bloccata l'applicazione dell'articolo 155.

LA REPLICA DI MADRID - Immediata la replica dell'esecutivo di Madrid. La vicepremier spagnola Soraya Saenz de Santamaria ha detto al Senato che il governo chiede l'attivazione dell'articolo 155 contro la Catalogna per "ristabilire l'esercizio dell'autogoverno catalano in un quadro costituzionale» e «tutelare l'interesse generale della Spagna".

I Mossos portano documenti all'inceneritore, ma sono fermati da polizia (Afp)

MOSSOS BRUCIA DOCUMENTI - Agenti della polizia spagnola hanno bloccato l'ingresso di un inceneritore a Sant Adrià del Besòs, a pochi minuti dal centro di Barcellona, per impedire che i Mossos d'Esquadra distruggessero documenti interni trasportati in un furgone. Il mezzo è stato intercettato per il sospetto che trasportasse materiale con informazioni relative al referendum del primo ottobre. I Mossos hanno invece affermato che i documenti non riguardino il referendum sull'indipendenza e che sia una pratica abituale quella di distruggere questo tipo di archivi, descritti come non necessari. Il furgone resta quindi bloccato, mentre la polizia nazionale ha chiesto all'Audiencia Nacional di autorizzare l'ispezione dei documenti.  

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