Mercoledì 24 Aprile 2024

Elezioni Spagna, il Psoe dice no a Rajoy per una grande coalizione

Il partito del premier Rajoy ha vinto le elezioni, ma è lontano dalla maggioranza. I socialisti, secondi, ribadiscono di non accettare un'alleanza col Partito popolare o intese trasversali. E il rischio di stallo sembra riproporsi

Mariano Rajoy (Lapresse)

Mariano Rajoy (Lapresse)

Madrid, 27 giugno 2016 - Il rischio di un nuovo stallo continua anche dopo le seconde elezioni politiche spagnole. In sei mesi non è sciolto il rebus sulla formula di Governo. Il premier uscente spagnolo Mariano Rajoy ha detto di sperare in un accordo per la formazione del nuovo governo entro un mese, dopo che il parlamento si sarà costituito il 19 luglio. "Fino al 19 luglio non si costituisce il parlamento, poi ci saranno le consultazioni del Re" ha ricordato il leader del Pp. Secondo Rajoy "entro un mese dovremmo avere un primo accordo".

Ieri sera dopo il voto il leader del Pp aveva detto: "Rivendichiamo il diritto di governare, perché abbiamo vinto. Da domani inizieremo a parlare con tutti", con la speranza della formazione di un futuro governo. I popolari, che hanno 137 seggi su 350, sarebbero aperti a ogni ipotesi per poter governare.

Rajoy non esclude neanche l'alleanza con Ciudadanos (32 seggi), baschi (5 seggi) e il deputato della Coalicion delle Canarie: ma questa ipotetica coalizione conterebbe 175 seggi, solo uno in meno della maggioranza richiesta. L'ideale sarebbe la Gran Coalicion fra Pp, Psoe e Ciudadanos. Ma il Psoe finora lo ha escluso. 

E' Cesar Luena, il numero due dei socialisti (85 seggi) a chiudere ancora la porta all'ipotesi di una grande coalizione con i popolari. "Non sosterremo Rajoy". Luena, ha dichiarato che "faremo un passo dopo l'altro" ma "chi deve prendere l'iniziativa (per tentare di formare un governo) è Rajoy". "I socialisti potrebbero astenersi" dal voto di fiducia al governo, ha aggiunto, la decisione "sarà presa a tempo debito ma l'obiettivo resta di spodestare Rajoy". Il partito non è disponibile neanche ad alleanze trasversali con Pp e i centristi di Ciudadanos. Ma Sanchez, leader dei socialisti, e Rajoy si sono sentiti ieri sera, concordando di vedersi, e secondo il premier uscente "c'è volontà di dialogo".    E anche Guillermo Fernandez Var, presidente della regione dell'Estremadura e voce importante nel gruppo dirigente del partito socialista Psoe, è sembrato possibilista parlando alla radio: "Al più presto dovremmo avere un governo di Rajoy. È quello che gli elettori ci hanno suggerito ed è quello che dovremmo fare". 

IL VOTO - Il Pp del premier uscente Rajoy è al 33%, i socialisti al 22,7%, terzo Podemos con 21,1% seguito da Ciudadanos al 13%.  Il partito del premier uscente Rajoy è primo con 137 seggi su 350 (erano 123 in dicembre), lontano comunque dalla maggioranza assoluta, davanti al Psoe (85 contro 90), Podemos (71 contro 71) e Ciudadanos (32, ne aveva 40).