Venerdì 26 Aprile 2024

Gran Bretagna, annullati 180 divorzi di italiani. "Maxi-truffa"

Fingevano di essere residenti in Inghilterra per abbreviare i tempi delle pratiche di divorzio

Divorzio

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Londra, 30 settembre 2014 - Annullati in Gran Bretagna 180 divorzi di cittadini italiani, accusati di aver "truffato" la giustizia del Regno Unito, fingendo di essere residenti nel Paese. Il presidente del Tribunale britannico specializzato in diritto di famiglia, Sir James Munby, ha parlato di una "cospirazione per sovvertire il corso della giustizia su scala quasi industriale", riferisce il Financial Times.

A spingere gli italiani alla "truffa", secondo il giudice, è stata la volontà di abbreviare i tempi per divorziare, che nella normativa italiana sono di tre anni dopo la separazione legale. I residenti in altri Paesi europei possono accedere al sistema giudiziario locale e seguire un iter molto più breve.

Il caso fu sollevato nel 2012, quando un funzionario del tribunale di Burnley si accorse che in due diversi procedimenti di cittadini italiani compariva lo stesso indirizzo di residenza nel Paese. Dalle indagini emerse successivamente che la strada e numero civico apparteneva a una casella postale di Miadenhead, nel Berkshire, e compariva come indirizzo su 179 casi di divorzio. La polizia ha scoperto che la casella era stata affittata per il business dei 'divorzi facili'. "Date le dimensioni della casella postale, è chiaro che nemmeno una persona, seppure magra, potesse risiedere li'", ha dichiarato con ironia il giudice.