Lunedì 29 Aprile 2024

Vaccini obbligatori, il governo pronto al ricorso contro la moratoria in Veneto

Scoppia la polemica politica, Zaia accusa Lorenzin: "Minaccia la migliore Sanità d'Italia"

Beatrice Lorenzin e Luca Zaia: braccio di ferro sui vaccini

Beatrice Lorenzin e Luca Zaia: braccio di ferro sui vaccini

Roma, 5 settembre 2017 - Vaccini, scoppia la 'guerra' tra governo e regione Veneto. Il decreto della Regione governata da Zaia - che concede una moratoria fino al 2019 per i vaccini obbligatori - non è piaciuto affatto al governo: tramite il ministero della Salute, infati, sta valutando di impugnare il decreto. Un mandato formale non è ancora stato dato all'Avvocatura dello Stato, ma informalmente è già stato avviato l'esame del dossier per impugnare la norma di fronte al Tar del Veneto. 

L'esame riguarda i contenuti della norma regionale che dà tempo fino all'anno scolastico 2019-2020 in Veneto per presentare tutta la documentazione vaccinale per i bambini da zero a sei anni, evitando la decadenza dell'iscrizione dagli asili nido e infanzia.

Il principio cardine su cui farà leva l'impugnazione è che sebbene la sanità sia una materia in gran parte concorrente, cioè di competenza sia delle Regioni che dello Stato, la salvaguardia della salute è invece una competenza esclusivamente statale e quindi non è possibile che ci siano trattamenti e regole diversi a seconda degli orientamenti regionali.

Sulla questione si è scatenata la polemica politica, con la dem Alessia Rotta che accusa senza mezzi termini il governatore del Veneto Luca Zaia di "giocare sulla pelle dei bambini" e l'azzurra Nunzia De Girolamo che definisce inaccettabili le file a scuola e il caos nelle Asl ingenerate dalla legge del governo.

Da parte sua Zaia alza la voce contro la ministra della Salute: "Lorenzin minaccia la migliore Sanità d'Italia. Se ci saranno epidemie non saranno certo in Veneto, ma nelle regioni dove non si vaccina. Coercizione crea abbandono vaccinale, serve dialogo con i genitori come facciamo noi".