Venerdì 3 Maggio 2024

Fratelli Occhionero, chi sono i cyber spioni

Massoneria e business, la sete di potere dei fratelli hacker

Giulio e Maria Francesca Occhionero (Ansa)

Giulio e Maria Francesca Occhionero (Ansa)

Roma, 11 gennaio 2017 - Inseparabili, determinati e competenti, scaltri e abituati a uno stile di vita internazionale, con residenza londinese anche se il domicilio è a Roma, e una capacità di relazionarsi in particolare con gli Usa. Ecco chi sono i due fratelli Occhionero, secondo la procura di Roma. Giulio, ingegnere nucleare di 45 anni, nato a Roma; e la sorella Francesca, 48 anni, nata a Medford, in America. Per questo Francesca Maria – manager esperta dopo una laurea e un dottorato in Chimica, runner con super tempi in maratone e gare ufficiali – ha la cittadinanza a stelle e strisce. Giulio, invece – massone del Goi – viene descritto come un personaggio anomalo, che ha fatto per anni vita monastica, con un numero ridotto di frequentazioni. Aveva saputo da un poliziotto (ora indagato per favoreggiamento), che era sotto inchiesta, tanto che aveva tentato di distruggere i server. Ma non si aspettava l’irruzione sua casa. Francesca «nel corso della perquisizione – scrive il gip – in casa della madre dove era stato rinvenuto un pc acceso e bloccato sulla schermata di login, alla richiesta di fornire la password di accesso ha digitato più volte una password errata, causando il blocco definitivo della smart card». Da circa quindici anni Francesca Maria – si legge su Linkedin – ha ricoperto «ruoli direzionali in diverse società e consigli di amministrazione». Dall’ordinanza di custodia cautelare emerge il forte legame tra i due e il loro senso di protezione verso l’anziana madre. «Giulio ti prego di non coinvolgere mamma nei nostri problemi, mi sembra che sia già abbastanza coinvolta e che ci sta aiutando più del dovuto», dice su WhatsApp Francesca al fratello.

L'interrogatorio: "Mai acquisito dati privati"

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Uno dei punti cardine dell’inchiesta riguarda la Westlands Securities, società privata fondata nel 1998, con cui entrambi lavorano (managing director): una realtà «del campo dell’investment banking» che ha fornito consulenza al governo Usa in un’operazione commerciale per infrastrutture nel porto di Taranto. Da approfondire il legame di Giulio con «la massoneria, in quanto membro della loggia ‘Paolo Ungari - Nicola Ricciotti Pensiero e Azione’ di Roma, della quale ha ricoperto il ruolo di maestro venerabile, parte delle logge (la n. 773) del Grande Oriente d’Italia». Giulio era anche pronto a «cambiare lavoro», avendo subodorato che per lui tirava brutta aria: dalle carte sono emersi i contatti con «cacciatori di teste» esteri (Gran Bretagna, Irlanda e Polonia) per avere nuovi incarichi in aziende come Deutsche Bank per la sua sede londinese.