Mercoledì 1 Maggio 2024

Parolin a Grillo: "Nessun politico può dirsi francescano"

Il segretario di Stato Vaticano dopo la marcia di M5S per il reddito di cittadinanza. Poi commenta: "ciò che viene incontro alle categorie più disagiate, va appoggiato"

Il cardinale Pietro Parolin e Beppe Grillo alla marcia di Assisi

Il cardinale Pietro Parolin e Beppe Grillo alla marcia di Assisi

Assisi, 21 aprile 2017 - "Mamma mia. Qualcuno che si possa identificare con il messaggio di San Francesco? San Francesco si identificava con Cristo, lui sì che è stato la vera immagine di Cristo tanto che ha meritato di ricevere nelle sue membra le stigmate e le piaghe", sorride il  segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, replicando così alle parole di Beppe Grillo che ieri ha definito i militanti del Movimento 5 stelle "i veri francescani di oggi" nel corso della Marcia Perugia-Assisi per il reddito della cittadinanza. 

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Secondo Parolin "nessuno può pretendere di avere l'esclusiva del messaggio francescano. Sono contento che i politici si richiamino a San Francesco, ma che ci si autodefinisca veri francescani non si può dire. Se esiste un partito che oggi puòidentificarsi con San Francesco? Direi di no. Io non vedo nessun partito, questa è la mia umile considerazione, che possa identificarsi con il messaggio di San Francesco. Forse mai nessuno potrà dire 'mi identifico con San Francesco'". 

Interpellato sul reddito di cittadinanza, il cardinale ha precisato di non conoscere la proposta nel dettaglio: "ma tutto quel che serve per venire incontro alle categorie più disagiate, va appoggiato". Il porporato ha concelebrato con il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, la messa solenne d'inaugurazione del santuario della Spogliazione, dove San Francesco si liberò delle vesti e di tutti i suoi beni. "Oggi 'spogliarsi' - ha spiegato Parolin - è uscire da se stessi per mettere Dio al primo posto e, per amor suo, mettersi al servizio degli altri".