Venerdì 26 Aprile 2024

Pedofilia, l'affondo di Papa Francesco: "Mai la grazia a chi è colpevole"

"La Chiesa ha affrontato il problema in ritardo". Dura condanna anche alle mafie

Papa Francesco (LaPresse)

Papa Francesco (LaPresse)

Roma, 21 settembre 2017 - Un mea culpa duro e netto. Con accuse precise alla 'sua' Chiesa. Papa Francesco non si tira indietro sul problema della pedofilia davanti alla Pontificia Commissione per la protezione dei minori. "La coscienza della Chiesa è arrivata un po' tardi - dice Francesco sul tema - quando la coscienza arriva tardi, i mezzi per risolvere il problema arrivano tardi".  E ancora: "Io sono consapevole di questa difficoltà ma è la realtà e lo dico così: Siamo arrivati in ritardo!". Poi aggiunge: "Forse l'antica pratica di spostare la gente, di non fare fronte al problema, ha addormentato un pò le coscienz".

Linea durissima per chi viene condannato per abusi sessuali sui minori. "Può rivolgersi al Papa per avere la grazia - dice il pontefice parlando a braccio -, ma io mai ho firmato una di queste e mai la firmerò".  E sottolinea: "Spero che sia chiaro e questo lo potere dire". 

Condanna senza appelli anche per le mafie. Il pontefice se la prende in particolare con "una politica deviata, piegata a interessi di parte e ad accordi non limpidi" che porta "a soffocare l'appello della coscienza, a banalizzare il male, a confondere la verità con la menzogna e ad approfittare del ruolo di responsabilità pubblica che si riveste".  E specifica: "La politica autentica, quella che riconosciamo come una forma eminente di carità, opera invece per assicurare un futuro di speranza e promuovere la dignità di ognuno. Proprio per questo sente la lotta alle mafie come una sua priorità, in quanto esse rubano il bene comune, togliendo speranza e dignità alle persone".  Secondo il pontefice diventa decisivo opporsi alla corruzione, "terreno fertile nel quale le mafie attecchiscono e si sviluppano". 

Quindi il pensiero per i testimoni di giustizia, attraverso cui passa, secondo il Papa, la lotta alle mafia. "Va trovata - afferma Francesco - una via che permetta a una persona pulita, ma appartenente a famiglie o contesti di mafia, di uscirne senza subire vendette e ritorsioni".