Giovedì 9 Maggio 2024
ROBERTO DI MEO
Cronaca

"Moon village, ecco come sarà la vita tra ghiaccio e meteoriti"

Il progetto che dopo il 2024 dovrà sostituire la Stazione spaziale orbitante

La foto dell'Esa che immagina il Moon village

La foto dell'Esa che immagina il Moon village

Roma, 27 aprile 2017 - Obiettivo Luna. Entro un quarto di secolo, più o meno, una colonia di astronauti potrà abitare sul nostro satellite naturale. Un avamposto umano che diventerà base per le missioni future su altri pianeti, primo fra tutti Marte. L’Agenzia spaziale cinese cerca di entrare in questo progetto, e ha in mente di avviare trattative con l’Agenzia spaziale europea. Ma i problemi da superare sono molti e gli scienziati sono al lavoro per tracciarne i contorni e stabilire in quanto tempo possono essere superati. Ma torniamo indietro nel tempo.

Erano le 2,56 del 21 luglio del 1969 quando Armstrong mise piede sulla Luna e, dopo le altre missioni Apollo che si susseguirono, il nostro satellite è stato praticamente abbandonato per dar vita ad altre esplorazioni. Ma perché questa fiammata di ritorno? Perché la Luna potrà offrire risorse naturali per continuare la conquista dello spazio e aiutare anche il pianeta Terra. Da qui nasce il progetto Moon Village che, oltre ad assumere il ruolo di grande laboratorio umano, dopo il 2024 dovrà sostituire la Stazione spaziale orbitante. Non è tutto semplice, però, perché le difficoltà sono rilevanti. Bisognerà superare le forti radiazioni solari, il bombardamento continuo delle micro meteoriti e le temperature estreme. Con i vettori di oggi, per arrivare sulla Luna, i tempi possono essere dimezzati (l’Apollo 11 partì il 16 luglio e atterrò la sera del 20 luglio 1969) e per la costruzione della base basterebbero un paio di anni. Tutto funzionerebbe così. Un razzo porterà intorno all’orbita lunare un lander che scenderà sulla Luna. Da questo verrà espulsa una cupola gonfiabile che si adatterà al terreno dopo di che entreranno in funzione alcuni robot che, utilizzando una stampante tridimensionale, la ricopriranno di materiale lunare.

All'interno della cupola gonfiabile verranno installate delle particolari attrezzature che saranno poi integrate con altri lanci di missioni, fino all’arrivo degli astronauti che la dovranno abitare e che potranno sfruttare le risorse naturali del nostro satellite come il ghiaccio, presente ai poli, le rocce, i metalli e ovviamente la luce che sarà costantemente presente.

Moon Village diventerà un laboratorio permanente con squadre di astronauti che si alterneranno nella gestione, così come avviene oggi sulla Iss. Su base Luna verranno effettuati esperimenti e soprattutto si avrà l’opportunità di creare una base di lancio per nuove avventure umane verso altri pianeti. Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston a questo proposito ha però affermato che sulla base lunare Moon Village «non c’è ancora un progetto concreto. Si sta solo discutendo su cosa si potrà fare dopo la chiusura definitiva della Stazione Spaziale Internazionale».