Giovedì 25 Aprile 2024

Maturità 2018, per essere ammessi basterà la media del 6

Ammissione all'esame anche senza la sufficienza in tutte le materie. Eliminato il 'quizzone' e la 'tesina' per l'orale. Queste le principali novità nello schema del decreto sugli esami di Stato

Alla Maturità 2018 si potrà essere ammessi se si ha almeno la media del 6 ( Ansa)

Alla Maturità 2018 si potrà essere ammessi se si ha almeno la media del 6 ( Ansa)

Roma, 17 gennaio 2017 - Il prossimo anno l'ammissione all'esame di maturità sarà possibile con la media del 6, condotta inclusa, non sarà più richiesta la sufficienza in tutte le discipline come avviene ora. Lo prevede il nuovo schema del decreto sugli esami di Stato sul tavolo dei dei parlamentari: 'Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato'.

Per la Maturità 2018, oltre la media del 6, il provvedimento indica anche altri requisiti per l'ammissione all'esame come la partecipazione delle classi quinte alle prove Invalsi (le prove riguarderanno italiano, matematica e lingua inglese), lo svolgimento dell'alternanza scuola lavoro e resta, come nella normativa vigente, la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale.

Dal punto di vista pratico vengono ridotte da tre a due le prove scritte, eliminando la prova multidisciplinare predisposta dalla Commissione, il famoso quizzone. In più la prima verifica, quella di italiano, consisterà nella redazione di un testo di tipo argomentativo riguardante temi di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico, con la possibilità di strutturare la prova in più parti, "anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre la riflessione critica da parte del candidato". 

La seconda prova "ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo". Ma attenzione non è un quizzone sotto mentite spoglie. Il ministro continuerà a scegliere, entro gennaio, la materia - sempre una - della seconda prova. Ma l'intento è quello di non creare una prova chiusa su una materia: se 'uscirà' Fisica per i licei scientifici, ad esempio, i maturandi dovranno studiare anche Matematica, perché probabilmente prevista per svolgere il compito, oltre ai principi della fisica. 

Contaminazione più ardua per il Classico con Greco - Latino, e più ampia per gli istituti professionali, ma che consentirà di vagliare la capacità dei ragazzi di utilizzare le competenze acquisite durante l'intero percorso scolastico.

All' orale scompare la "tesina". La commissione proporrà un punto di partenza (testo, documento, progetto, argomento) da cui desumere le competenze dello studente e le sue conoscenze disciplinari. Una relazione verrà, invece, richiesta sull'esperienza svolta in alternanza scuola lavoro.

Resta immutata la composizione delle commissioni d'esame con tre commissari interni, tre esterni e un presidente. Come novità è prevista la formazione ad hoc per i presidenti di commissione, che verranno pescati da una sorta di Albo istituito presso l'Ufficio Scolastico Regionale.