Giovedì 25 Aprile 2024

Hotel Rigopiano, la famiglia ritrovata. "Non ci credevamo più"

Il cuoco riabbraccia moglie e figli, estratti vivi dal Rigopiano. La Piccola Ludovica: "Ora voglio i miei biscotti" dall'inviato ALESSANDRO FARRUGGIA

La famiglia Parete, sopravvissuta alla tragedia dell'Hotel Rigopiano

La famiglia Parete, sopravvissuta alla tragedia dell'Hotel Rigopiano

Farindola (Pescara) - «È là, è là! Mia figlia è là! È nella stanza accanto! Andatela a prendere vi prego, vi prego!». Urla Adriana Vranceanu, 43 anni, e con il braccio indica: «Là!». I vigili del fuoco la confortano, la abbracciano, le carezzano la testa. Hanno già salvato suo figlio Gianfilippo, 8 anni, e nel tardo pomeriggio le ritroveranno anche Ludovica. «Voglio i miei biscotti», ha detto poco dopo essere uscita. Lei, la principessa, che giusto sabato aveva compiuto sei anni e aveva fortemente voluto andare a vedere la neve.

Hotel Rigopiano, aggiornamenti in tempo reale

I desideri dei figli sono una calamita potente per i genitori e così papà Giampiero, 38 anni, l’aveva accontentata ed è andata come è andata. Lui, Giampiero Parete, cuoco al ristorante ‘L’isola felice’ di Silvi Marina, è sfuggito per caso alla slavina – era andato nell’auto a prendere un’aspirina per la moglie – mentre la sua famiglia è rimasta intrappolata. «Ho sperato, ho sperato tutta la notte – diceva ieri sera, fuori dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Pescara dove erano ricoverati in osservazione moglie e figlio, che nel complesso stanno bene – e mi sono detto: magari uno, uno me lo salvano, ne ho tre sotto, almeno uno possono salvarlo, se sono fortunato».

«Poi – prosegue – mi hanno salvato Gianfilippo. E se ne hanno salvato uno, mi sono detto, allora chissà. I vigili del fuoco mi hanno detto che sì, sentivano altri rumori, e poco dopo mi hanno richiamato e mi hanno informato che c’era anche mia moglie e che me la avrebbero tirata fuori. Mi è sembrato di impazzire dalla felicità. Adesso – gli occhi si fanno lucidi ma lui tira dritto arrochendo la voce – spero solo che mi trovino anche Ludovica. Anche se so che ci vorrebbe un miracolo».

image

E il miracolo è finalmente arrivato quando già faceva buio. Un funzionario della prefettura lo ha chiamato in una stanza, gli ha comunicato che erano stati salvati tre bambini, e che tra di loro c’è anche la principessa: «Tutta la sua famiglia è salva». Giampiero ha gridato dalla felicità. Ha abbracciato lungamente papà Gino. E poi si è messo a contare i minuti. «Arriva con l’elicottero?», chiede poco prima delle 20. Arriva, arriva, gli dicono.

Hotel Rigopiano, i soccorsi ripresi dal drone / FOTO

Nel frattempo, lui che l’allarme è stato il primo a darlo, è ancora tormentato: «Non me lo sarei mai perdonato se per non essere riuscito a convincere le autorità di quel che era successo mia figlia fosse morta. Come certo sarebbe stato meglio se non avessi dato retta al gestore dell’hotel e avessi tirato diritto verso valle, invece di tornare dentro e aspettare l’arrivo dello spazzaneve, che poi non è arrivato». Se, se, se.

Ma, lo confortano, «con il senno di poi è facile dire che si poteva fare altrimenti, tu hai fatto il possibile ed oltre». Più tardi arriva l’arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, che lo incontra con la moglie e il figlio. «Ormai – dice Adriana al presule – non ci speravamo più». Ma forse non è vero, e comunque, è successo lo stesso. «Quando staremo tutti bene – promette Giampiero – li voglio portare in vacanza. Ma stavolta al mare». E sorride.

dall'inviato ALESSANDRO FARRUGGIA