Lunedì 20 Maggio 2024

Consip, Ultimo: "Basta falsità, pronto a pubblico confronto"

Domani vertice in procura a Roma e i pm di Napoli al Csm

Capitano Ultimo, al secolo il colonnello Sergio De Caprio (Ansa)

Capitano Ultimo, al secolo il colonnello Sergio De Caprio (Ansa)

Roma, 17 settembre 2017 - Altri passaggi cruciali per il caso Consip. Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo, dice basta - tramite il suo legale, Francesco Romito, interpellato dall'ANSA - alle "gravissime accuse infondate" mosse nei suoi confronti nella vicenda e si dice pronto a "un pubblico confronto" per "esercitare i diritti di difesa e di informazione al cittadino". L'obiettivo è quello di dissipare ogni dubbio rispetto a "paventate minacce alle Istituzioni ed altre azioni eversive" cui hanno fatto riferimento "diversi parlamentari", il "ministro della Difesa e infine il premier". Il pubblico incontro potrebbe essere svolto in tv o con altre modalità. 

"Vista l'escalation mediatica delle vicende legate all'indagine Consip ed alle gravissime accuse infondate rivolte al Capitano Ultimo ed ai suoi carabinieri, riteniamo doveroso - afferma il legale, per conto di De Caprio - renderci disponibili ad un pubblico confronto al fine di chiarire dubbi e sospetti su paventate minacce alle Istituzioni democratiche ed altre azioni eversive o illecite attribuiteci da diversi parlamentari con istanze al parlamento, dal presidente del Pd, dal ministro della Difesa e in ultimo da parte del presidente del consiglio". "Ci rendiamo disponibili - prosegue - a un pubblico dibattito dove poter esercitare il diritto di difesa e di informazione mediatico, a prescindere dalle altre iniziative che avranno il loro corso nelle sedi opportune". 

VERTICE IN PROCURA A ROMA - Ma la difesa di Ultimo non è l'unico passaggio chiave della settimana che sta per aprirsi. Il procuratore Giuseppe Pignatone incontrerà a Roma domani mattina l'aggiunto Paolo Ielo e il pm Mario Palazzi, titolari del fascicolo Consip: sul tavolo le carte inviate dal Csm e contenenti anche il verbale di audizione del procuratore di Modena Lucia Musti sui casi Consip e Cpl Concordia nel quale il magistrato definisce il maggiore Giampaolo Scafarto, già indagato dalla procura per rivelazione del segreto d'ufficio e falso, e il capitano Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, all'epoca dei fatti comandante del Noe, due "esagitati", "spregiudicati", come "presi da un delirio di onnipotenza".

PM DI NAPOLI AL CSM - Anche il Csm domani tornerà sui conflitti sorti all'interno della procura sulle modalità di conduzione delle indagini da parte del pm Henry John Woodcock. La prima commissione, dove è aperta una procedura per l'eventuale trasferimento d'ufficio di Woodcock per incompatibilità ambientale, sentirà gli aggiunti della procura di Napoli Alfonso D'Avino e Giuseppe Borrelli. Le contestazioni riguardano in particolare la competenza ad indagare della Dda, di cui Woodcock fa parte, anche quando era evidente che la camorra non c'entrava.