Mercoledì 24 Aprile 2024

Conte avverte: «Chi non giocanel club perde la Nazionale»

Alessandro Fiesoli Firenze «NE abbiamo anche noi, in nazionale, di Valentino Rossi, magari non immortali come lui, ma bravi, e cercheremo di farli emergere». Conte apre da Coverciano il gran premio lungo una stagione, per restare nell'ambito del paragone illustre con Valentino, che dovrà portare il commissario tecnico e gli azzurri agli Europei della prossima estate in Francia. La nazionale riparte dalla partita di giovedì a Firenze con Malta, da vincere per la qualificazione europea. Con l'aiuto, non si stancano di ripetere nell'ambiente azzurro, del pubblico fiorentino. L'ultima volta di Conte al Franchi è stata da allenatore juventino, il giorno del 4-2 con la clamorosa rimonta viola e la tripletta di Giuseppe Rossi, ottobre 2013, quando dalla panchina mimò i gesti da direttore d'orchestra per accompagnare, in modo ironico, i cori contro di lui. «Ma ora ritorno nello stadio di Firenze da commissario tecnico, e dovrei aspettarmi di essere sostenuto, non più fischiato, ma quello che mi auguro è che il Franchi' faccia il tifo soprattutto per la squadra, per i ragazzi, Malta non è così debole, soprattutto tatticamente, e gioca con un attaccante di origine nigeriana, Effiong, molto veloce», ribatte Conte. Formazione in fase di studio, con Pirlo richiamato da New York, mentre Giovinco i è fatto il volo intercontinentale da Toronto per marcare visita, sostituito da Insigne. Si va verso il 4-3-3, con Candreva, Pellè ed Eder in attacco. Domenica il bis a Palermo con la Bulgaria, per chiudere, o quasi, la pratica qualificazione, con probabile turn over fra una partita e l'altra. L'importante, per la nazionale, è ripartire bene, mettere subito al sicuro il posto a Parigi. Conte ha spiegato il suo metodo, il suo codice per l'anno europeo: «Riparto con il gruppo delle ultime partite della stagione scorsa, ma da ora in poi chi starà in panchina, chi non giocherà nel proprio club, difficilmente potrà continuare a far parte del nostro gruppo, e ci potranno essere nuovi inserimenti, anche dall'under 21», il suo programma. Rischiano Pasqual, Zaza, Gabbiadini, Ranocchia, per fare qualche nome, sperano Balotelli, Berardi, Romagnoli, Bernardeschi. Siamo solo all'inizio della stagione, e Conte vuole pensare positivo: «E' chiaro che i problemi ci sono, ma ora guardo solo a quello che abbiamo, non a quello che ci manca, dobbiamo fare il massimo con i giocatori a disposizione, il compito è questo, mi considero un sarto, l'ho già detto, e spero di confezionare il migliore abito possibile, da qui agli Europei». Intanto un'ottima notizia dal consiglio federale: l'ex procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi, è stato nominato da Tavecchio componente della Corte Federale d'appello. Un acquisto importante per il calcio.