Giovedì 9 Maggio 2024

«Con segnalazioni serieavviene per tutti i farmaciAnche per l'aspirina»

Alessandro Malpelo «I VACCINI non sono diventati improvvisamente più pericolosi. Anzi è proprio la rete di sorveglianza che si è fatta più serrata, per questo aumentano i ritiri precauzionali da parte dell'Agenzia del farmaco». È il commento di Fabrizio Pregliasco, virologo all'Università di Milano e sovrintendente sanitario dell'Istituto Galeazzi, riguardo la decisione dell'Aifa di togliere due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad, decisa a seguito della segnalazione di eventi avversi, con 4 morti. Professor Pregliasco, passa la voglia di sottoporsi a profilassi antinfluenzale... «Capisco, ma è possibile che il vaccino qui non c'entri nulla. Sappiamo che due dei tre decessi avvenuti in concomitanza con la somministrazione del vaccino antinfluenzale riguardano un paziente che ha avuto un infarto e un altro già in condizioni cliniche gravi. Prima di pensare a un nesso causale bisogna ragionare e non lasciarsi travolgere dalla paura». È la prima volta che si verificano inconvenienti gravi? «Abbiamo avuto oltre 50 milioni di dosi somministrate negli ultimi anni e mai questo vaccino ha causato decessi. Notizie come questa provocano allarmismo. L'Aifa sta facendo solo il suo dovere, avvia indagini accurate sulla base delle segnalazioni che arrivano, è una misura precauzionale». Già in passato l'Aifa aveva ritirato dei lotti... «Ma questo avviene normalmente, per tutti i farmaci, ci sono state segnalazioni di eventi avversi su tutto, anche per la comune aspirina». E la sentenza che ha collegato la sindrome autistica con una vaccinazione esavalente? «A tutt'oggi non c'è conferma di correlazione, e ci sono medici che hanno un'idea più ideologica che basata su dati scientifici». Tornando alle dosi antinfluenzali, quanto sono diffusi gli effetti collaterali dell'iniezione? «Sono limitati all'uno per cento: la febbre, occasionali dolori o rossore nel punto di inoculazione». Ma adesso quelle dosi che erano nelle disponibilità dei medici torneranno in magazzino? «Non c'è dubbio, ci sarà una battuta d'arresto della campagna vaccinale, ed è un peccato perché l'influenza non è mai una malattia banale. Soprattutto per i soggetti fragili, anziani e persone di qualunque età con problemi cardiaci e respiratori cronici. Inoltre la vaccinazione riduce l'assenteismo». Ma non c'è il rischio di bombardare il sistema immunitario con tutti questi vaccini? «Macché. Tutti i giorni siamo esposti a una quantità mostruosa di antigeni, batteri e stimoli, non sarà certo un vaccino, che tra l'altro ci protegge, a fare la differenza».