Giovedì 25 Aprile 2024

Il brivido e il pericolo

Potrà mai essere definita intelligente una morte ? Potrà sembrare eroica, spettacolare, fatale, commovente, ingiusta, mai intelligente. Eppure,lo confesso, il primo pensiero, alla notizia  di questa giovane donna catapultata dallo Sling shot, una specie di fionda, al Luna park, è stato che fosse una fine stupida, dipendente com’è dal funzionamento di una macchina cieca. Ma il contesto si presta a varie riflessioni. Già morire in giostra è un’espressione ossimorica, vagamente ironica, che non sarebbe forse spiaciuta a Pirandello, fatta com’è di due dimensioni così opposte nel nostro immaginario, la morte e il divertimento. E induce a ripensare alla ricerca di quali brividi di pericolo ci trovi pronti la fame inesausta di emozioni, che scaccino il nemico più funesto, la noia. La noia, che fa scattare la molla del viaggio, per Baudelaire.

E per Leopardi è un male assai peggiore del dolore. La soglia del piacere è così presto raggiunta, soprattutto nella ripetitività delle nostre abitudini, che cerchiamo sempre più spesso di lanciare a noi stessi qualche sfida, per dilatare quella soglia usurata, soprattutto quando si abbia una età giovane, come era quella di questa giovane madre di un figlio di due anni.

Tutto quindi farebbe della giovane donna lo sfortunato esempio di una umana pulsione di gioco con le proprie paure, in vista di quello stesso sentimento di attrazione per il pericolo che un giorno ho colto coi miei occhi, vagamente terrorizzato, dalle sponde delle cascate Vittoria, nel cuore dell’Africa, quando si lanciavano nel vuoto alcuni spericolati, poi trattenuti dalle funi a pochi metri dalle rocce.