Mercoledì 24 Aprile 2024

Il nemico in difficoltà

Roma, 16 settembre 2017 - L'attentato contro la metropolitana di Londra dimostra che l’Isis ha un problema molto serio con gli artificieri. Le cinture esplosive, utlizzate negli attentati a Barcellona e Cambrils del 17-18 agosto, erano finte. Tre terroristi di quella cellula saltarono in aria insieme alla palazzina di Alcanar, mentre cercavano di preparare l’ordigno con cui avrebbero voluto colpire la Sagrada Familia. Colui che ieri ha cercato di colpire Londra, che si tratti di un militante dell’Isis o meno, è una persona incapace nell’uso degli esplosivi. Stiamo combattendo una guerra ed è scontato che subiremo altri attentati. In guerra ciò che è decisivo è avanzare ai danni del nemico, giorno dopo giorno. Ecco perché è importante che i militanti dell’Isis non riescano a ripetere la strage di Parigi del 13 novembre 2015, in cui uccisero 130 persone utilizzando mitragliatori, granate, cinture esplosive e un commando di 9 terroristi addestrati. Più in particolare, è importante che non riescano a mettere le mani sui mitragliatori, l’arma più letale di tutte. Se la quasi totalità degli attentati dell’Isis viene oggi realizzata da jihadisti armati di coltelli da cucina e automobili impazzite, ciò è merito, in larga parte, dei nostri parlamenti che hanno approvato leggi intelligenti ed efficaci, con cui la polizia e i magistrati possono lottare in modo più efficace contro il terrorismo dell’Isis. Siamo abituati a pensare ai politici come a una classe parassitaria, ma non è così. Senza le nuove leggi approvate dai nostri parlamenti, l’Isis avrebbe avuto molto più agio a realizzare stragi come quella di Parigi.

In conclusione, è necessario investire nella ricerca per condurre l’analisi comparata degli attentati dell’Isis al fine di monitorare se le sue capacità offensive stiano aumentando o diminuendo. L’ultimo attentato di Londra, una bomba artigianale senza morti né feriti gravi, conferma la tendenza dell’Isis ad arretrare.