Mercoledì 8 Maggio 2024

Cannes, scatta il toto Palma: favoriti Ade e Jarmusch

Conto alla rovescia per l'assegnazione dei premi di questa 69ma edizione del Festival IL RED CARPET PIU' BELLO BELLA HADID, LA PIU' SEXY SULLA CROISETTE

Maren Ade, George Miller e Jim Jarmusch (combo)

Maren Ade, George Miller e Jim Jarmusch (combo)

Cannes, 22 maggio 2016 - Conto alla rovescia a Cannes per l'assegnazione della Palma d'oro di questa 69ma edizione. Ma già da ieri, dopo il passaggio degli ultimi film, sono scattati i pronostici. La giuria presieduta dall'australiano George Miller dovrà decidere tra i 21 film in concorso, ma al momento i favoriti sembrano essere 'Toni Ermann' della tedesca Maren Ade e 'Paterson' di Jim Jarmusch

Il primo ha per la protagonista un'algida consulente aziendale, Ines, che lavora a Bucarest e che dovrà fare i conti con un padre burlone che vuole farle ritrovare la gioia di vivere, la seconda pellicola invece corre con la sua poesia e con l'amore per dettagli con una coppia del New Jersey che vive una vita ripetitiva e felice. 

Ma nella rosa dei possibili candidati ci sarebbero anche 'Elle', che ha segnato il ritorno di Paul Verhoeven, e da 'It's only the end of the world' del canadese Xavier Dolan, 27 anni, 'l'enfant terrible' del cinema. Tra gli outisider va tenuto d’occhio il romeno Cristian​ Mungiu con il suo 'Bacalaureat', già vincitore della Palma d’oro nel 2007 per '4 mesi, 3 settimane, 2 giorni', e l'iraniano Asghar Farhadi, che potrebbe far pesare il valore politico del suo 'The Client' sebbene si parli solo di una famiglia borghese. Mentre 'Aquarius' di Kleber Mendonca Filho è il più accreditato per portare a casa il premio per la miglior attrice con Sonia Braga.

Meno probabile la vittoria di Ken Loach ('I, Daniel Blake') e, a dispetto delle loro due Palme d’oro in soffitta, anche quella dei fratelli Dardenne con il poco entusiasmante 'La fille inconnue'. Poche chance anche per il francese Bruno Dumont di 'Ma Loute', svantaggiato anche dalla vittoria francese dell’anno scorso. Sorprese, infine, potrebbero venire da 'American honey' di Andrea Arnold (menzione dalla Giuria Ecumenica), giovani alle prese con un lavoro precario e crack e piccoli furti. Fuori dalla corsa appaiono 'Personal shopper' di Olivier Assays con Kristen Stewart, che non ha riscosso il successo della critica, ''The last face' di Sean Penn (FOTO) e 'The neon demon' di Nicolas Winding Refn.