Mercoledì 1 Maggio 2024

Roman Polanski, la Polonia potrebbe estradarlo negli Usa: l'accusa è stupro

L'arcinoto episodio è datato 1977: la vittima - che ha perdonato Polanski - si chiama Samantha Geimer

Roma Polanski trema: la Polonia potrebbe estradarlo in Usa (Ansa)

Roma Polanski trema: la Polonia potrebbe estradarlo in Usa (Ansa)

Varsavia, 29 ottobre 2015 - Trema il grande cineasta Roman Polanski: la sua Polonia potrebbe concedere l'estradizione verso gli Stati Uniti. E' atteso per domani, infatti, il verdetto definitivo del tribunale di Cracovia sull'estradizione del regista franco-polacco, accusato dello stupro di una tredicenne nel 1977 negli Usa. Alla vigilia della sentenza un esponente di spicco delle forze conservatrici uscite vittoriose domenica scorsa dalle urne, l'ex ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro, si è espresso a favore della sua estradizione. "Dovremmo autorizzare l'estradizione di Polanski. Non si deve proteggere nessuno per un atto così terribile come quello di aver abusato di un minore", ha detto ai giornalisti Zbigniew Ziobro, eletto deputato con le liste del partito conservatore cattolico Diritto e Giustizia di Jaroslaw Kaczynski. Secondo l'avvocato del regista 82enne, Jerzy Stachowicz, "un rifiuto di estradizione sarebbe definitivo. In caso contrario potremo sempre fare appello".

LA VICENDA CHE HA QUASI 40 ANNI - Gli Usa avevano chiesto alla Polonia di estradare Polanski circa un anno fa, quando il regista partecipò ad una trasmissione tv sull'inaugurazione del Museo storico sugli ebrei polacchi a Varsavia. Interrogato allora dalla procura locale, il regista aveva dichiarato di aver "fiducia nei giudici polacchi". La richiesta di estradizione da parte dei giudici americani era arrivata dopo che un giudice della Corte Superiore di Los Angeles aveva respinto nuovamente la richiesta del team legale del regista di concedere l'archiviazione del caso. Sulla testa di Polanski pende dal 1977 un mandato di cattura da parte dell'Interpol. Sulla base del mandato di cattura internazionale, nel settembre 2009 Polanski venne arrestato in Svizzera, dove era andato per ricevere al Zurigo Film Festival un premio alla carriera. Dopo quasi 300 giorni di detenzione o arresti domiciliari, nel luglio 2010 le autorità elvetiche negarono però, in considerazione di un vizio di forma, l'estradizione del regista negli Stati Uniti, revocandogli anche gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico. Nel 2011 Polanski ha chiesto pubblicamente scusa a Samantha Geimer, che dal canto suo ha affermato di non avere risentimento verso di lui e di volere che il caso sia chiuso. Polanski ha vinto nel 2002 l'Oscar per 'Il Pianista' e il suo 'Rosemary's Baby' fa parte dell'archivio nazionale della Biblioteca del Congresso Usa.