Sabato 27 Aprile 2024

Catania, studente contesta la Boschi e il rettore gli toglie la parola

Confronto-scontro all'università di Catania. Il ragazzo mostra la Costituzione e parla di "tour propagandistici negli Atenei". La replica del ministro delle Riforme

Il ministro delle riforme Marai Elena Boschi (Olycom)

Il ministro delle riforme Marai Elena Boschi (Olycom)

Roma, 22 maggio 2016 - Confronto-scontro sul tema delle riforme all'università di Catania, a cui partecipava il ministro Maria Elena Boschi. Dopo le domande di diversi studenti, alcuni dei quali avevano sollevato critiche al progetto del governo, ha preso la parola per ultimo un allievo della Scuola Superiore dell'ateneo etneo che ha letto un lungo intervento (circa otto minuti) argomentando con passione la sua contrarietà al referendum costituzionale

Il giovane, Alessio Grancagnolo, ha anche mostrato una copia della Costituzione dicendo: "E' stata scritta da personaggi di indubbia caratura culturale e morale, che probabilmente mancano ad alcuni esponenti di questa maggioranza: addossare alla Costituzione tutti i problemi di questo Paese è pura demagogia costituzionale". Poi, a un certo punto, ha parlato di "tour propagandistici negli Atenei", frase che ha provocato la reazione del rettore Giacomo Pignataro che gli ha tolto la parola. "Negli Atenei non si fanno tour propagandistici - ha affermato con tono fermo - questo è un incontro del ministro con i nostri studenti". "Prendo atto che il rettore mi toglie la parola", ha detto il ragazzo. "Prenda atto - ha risposto Pignataro - lei ha parlato oltre il doppio degli altri". 

Il ministro Boschi, dal canto suo, ha voluto rispondere alle critiche sollevate. "Lei ha posto molti argomenti - ha detto - ed è positivo che gli studenti si informino sui blog. Vedo in sala il senatore Campanella che avrà sostenuto l'intervento". "Apprezzo la passione nel sostenere le proprie idee, anche se ovviamente no condivido i contenuti - ha concluso -. Mi auguro che la passione ci sia nei prossimi mesi, anche da chi sostiene le riforme, anche a confrontarsi sul merito".