Lunedì 6 Maggio 2024

Bonus da 80 euro, niente da fare per i pensionati

ROMA NULLA da fare per l'estensione del bonus da 80 euro a pensionati e incapienti. E non verrà modificato nemmeno il meccanismo che mette in busta paga il Tfr. Ma il governo sembra pronto ad aprire a uno degli otto emendamenti presentati dall'area più agguerrita della minoranza dem alla legge di Stabilità: il bonus bebè. Di fronte alla commissione bilancio della Camera Enrico Morando, vice ministro dell'Economia, annuncia: «Stiamo pensando a un'iniziativa più efficace per occuparci dei minori poverissimi». La manovra concede infatti il bonus (anche questo da 80 euro) alle famiglie con redditi lordi fino a 90mila euro. Fassina, Civati, Cuperlo, D'Attorre chiedono di abbassare questa soglia a 70mila, in modo da liberare risorse da convogliare sul fondo inclusione, oppure irrobustire il bonus per le famiglie monoreddito, con figli a carico. Anche la local tax, cioè la tassa unica comunale, è una partita complessa: non è escluso che la materia esca dalla legge di Stabilità e sia varata a inizio gennaio con un provvedimento ad hoc. Sul bonus Irpef per i lavoratori dipendenti Morando ha invece chiuso la porta: «La platea non si tocca. Tirando troppo il filo si rompe la corda». Anche sul Tfr non ci saranno modifiche: sarà tassato con l'aliquota marginale, invece che con la tassazione separata come chiedeva la minoranza dem. Il governo ha invece messo a punto un emendamento che recepisce buona parte delle richieste dei Comuni, in particolare la possibilità di rinegoziare i mutui con la Cdp e il Tesoro e contrarne di nuovi per gli investimenti a tasso zero (gli interessi sono a carico dello Stato). Altre modifiche in arrivo riguardano l'iniezione di 400 milioni per gli ammortizzatori sociali, il rifinanziamento della legge Sabatini sui macchinari e del piano per il made in Italy, la riduzione dal 26% al 20-17% della tassa sui fondi pensione, la riduzione al 4% dell'Iva sugli ebook. A fare il punto sulla manovra è stato ieri Matteo Renzi, in un summit con il ministro Padoan, Morando e Baretta. Una riunione servita anche a soppesare i rapporti con Bruxelles che lunedì emetterà i verdetti sulle finanziarie dei vari paesi. Nonostante il nostro alto debito, Renzi conta sul fatto che non arrivi alcun avvertimento (early warning) prepedutico all'apertura di una procedura di infrazione. Olivia Posani