Mercoledì 8 Maggio 2024

PRO BICI CONTROMANO / Coppolillo: Sì con regole adeguate".

L'ex campione di ciclismo rilancia: "Anche una scuiola-guida per patente da bici potrebbe essere unabuona idea"

Michele Coppolillo (Liverani)

Michele Coppolillo (Liverani)

Bologna, 16 settembre 2014 - Michele Coppolillo da Cosenza, è stato ciclista professionista di successo e amministratore. Ma non un politico qualsiasi: era uno che si faceva da Comune a Comune in bicicletta. Fino al maggio di quest’anno ha ricoperto la carica di assessore con diverse deleghe, tra cui Sport, Protezione civile e Opere pubbliche al comune di Dozza, in provincia di Bologna. “Ho terminato da poco, capire la materia amministrativa non è facile – spiega al telefono il corridore di, tra gli altri, MG, Navigare e Mercatone Uno -. Ci ho provato, penso bene”. Quest’estate per Coppolillo viaggio all’Isola del Giglio e in Provenza, a Saint Tropez. Tutto rigorosamente in bici: “E’ pieno di piste ciclabili da quelle parti, un paradiso”.

Si è occupato di viabilità quando era assessore?

"Certo, anche delle bici. Ho portato avanti un progetto per un tratto della Via Emilia che mancava, da tempo lo si voleva trasformare in ciclopedonale. A Imola ci sono già piste e aree ciclabili in quantità”.

Cosa ne pensa della polemica governo-enti locali sulle pedalate contromano?

"Penso che l’Europa sia avanti, e non di poco. All’estero vengono prima le bici, poi le macchine. L’Italia è un po’ indietro, ma vedo che molte amministrazioni locali, specialmente al nord, stanno crescendo, tra biciclette e mezzi pubblici. Auspico che si migliori anche a livello nazionale. Con la giusta regolamentazione però”.

L’Italia quindi deve seguire l’Europa?

“Assolutamente si. La Comunità Europea già sta contagiando tutti con le sue normative. La lotta allo smog e all’inquinamento passa ovviamente anche dalle bici”.

Un sì quindi al senso unico eccetto bici?

“Perché no. Se regolamentato però bene, con la giusta informazione ai cittadini e una segnaletica adeguata. Io poi, guarda, i centri storici li chiuderei tutti al traffico auto”.

I ciclisti italiani sono indisciplinati?

"Ma no. E’ importante però che conoscano bene la segnaletica e il codice della strada. Io vado ovunque in bici: li capisco. Il pedale è il futuro per gli spostamenti. Ma ripeto: chi utilizza la bici in città deve essere educato e attento. Anche perché poi in un ipotetico incidente si rischia di farsi davvero male”

Scuola guida anche per la patente bici?

"Sarebbe una buona idea, una rinfrescatina sulla segnaletica e poi tutti su due ruote”