Giovedì 25 Aprile 2024

Dolore al polso, quando allarmarsi e come rimediare al volo

Quando si cade mettendo le mani avanti, il polso rischia di rompersi, causando dolore molto forte. Ecco alcuni consigli per affrontare questa situazione

Intervenire sul polso subito dopo una caduta è fondamentale - foto Emilija Manevska/Alamy

Intervenire sul polso subito dopo una caduta è fondamentale - foto Emilija Manevska/Alamy

È l’istinto, anche quando si è molto piccoli, che ci porta a mettere le mani avanti quando si sta per cadere. Si tratta di un gesto che serve per salvaguardarci, ma che mette in pericolo l’articolazione del polso: non è un caso, infatti, che le cadute accidentali costituiscano la prima causa di distorsione del polso. Soprattutto in menopausa poi, con il brusco cambio nell’assetto ormonale che porta a una maggiore fragilità ossea la frattura di quest’articolazione, è piuttosto facile vedere una maggiore incidenza di fratture. COME CAPIRE I SINTOMI Quando, per parare il colpo, si protendono le mani in avanti è facile avvertire dolore, rilevare gonfiore, notare una limitazione nella mobilità, rigidità e instabilità dell’articolazione, proprio perché tutto il peso corporeo di colpo va a gravare su quest’unica articolazione. Non è necessario correre immediatamente al pronto soccorso se la caduta, per esempio, avviene di notte e il dolore è sopportabile. Non bisogna però sottovalutare l’accaduto nel caso in cui il dolore sia forte, così come il gonfiore: il fatto di riuscire ancora a muoverlo, in ogni caso, non significa che non sia rotto. I PRIMI RIMEDI Prima di decidere se sia necessario o meno un consulto medico è bene tener presente che subito dopo la caduta non è mai sbagliato applicare del ghiaccio sulla parte dolente (a intervalli di 10 minuti, per un'ora circa). Nelle ore successive è importante tenere il polso a riposo, senza sforzarlo o facendogli compiere movimenti bruschi e poco naturali. Può essere d’aiuto un bendaggio compressivo (ma deve essere eseguito da persona esperta, oppure si rischia di peggiorare la situazione) ed eventualmente assumere del paracetamolo (ad esempio una dose di Tachipirina) per lenire il dolore, nell’attesa della visita specialistica.