Mercoledì 24 Aprile 2024

Comune dice no a lupi e orsi e ne fa una delibera. Il Wwf attacca

Castelrotto, in provincia di Bolzano, ha deciso di decidere autonomamente. l'organizzazione del Panda scrive al ministro

Lupo in una foto Pasquesi

Lupo in una foto Pasquesi

Roma, 12 ottobe 2017 - Una delibera per dichiarare il proprio territorio "libero da orsi e lupi". Questo l'assurdo provvedimento varato nei giorni scorsi dal Comune di Castelrotto, in provincia di Bolzano. Alla base, i presunti rischi per la sicurezza delle persone derivanti dalla presenza delle due specie, per la gestione delle quali il Comune chiede quindi una "maggiore autonomia". Il Wwf non poteva stare a guardare, ha preso "carta e penna" e ha scritto al Sindaco di Castelrotto - e per conoscenza a Ministero dell'Ambiente, Regione e Province autonome di Trento e Bolzano - , per sottolineare l'assurdità di un simile provvedimento, che si basa su affermazioni antiscientifiche, allarmistiche e prive di fondamento, e ricordando come la fauna selvatica sia "patrimonio indisponibile dello Stato". Il Wwf, nella lettera, cita la massima autorità scientifica italiana.

"La presenza del lupo - si legge in una nota dell'Ispra del 25 settembre 2014, "non comporta alcun rischio per la sicurezza dell'uomo, considerato che non si è registrato alcun caso di attacco da parte del lupo all'uomo dal dopoguerra nel nostro Paese, né esiste alcun dato di attacco successivamente al 1825". E anche per quanto riguarda i danni alle attività umane i dati ufficiali forniscono informazioni del tutto diverse rispetto a quelle che emergono dalla delibera. In Provincia di Bolzano i danni causati dal lupo sono in genere meno del 5% di quelli complessivi provocati da animali selvatici. Nella nota il vice Presidente Dante Caserta sottolinea al contrario come molti studi dimostrino la possibilità di convivenza tra l'uomo e i grandi carnivori - grazie ai quali tralaltro vengono controllate le popolazioni di ungulati a cominciare dai cinghiali - tramite adeguate misure di prevenzione, mentre gli abbattimenti "non rappresentano una soluzione efficace nell'interesse degli stessi allevatori". Il WWF Italia chiede dunque l'immediata revoca del provvedimento.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]