Mercoledì 24 Aprile 2024

"Luci, rumori e catene: condizioni inaccettabili alla sagra degli animali"

Saronno. Militanti di Centopercentoanimalisti si sono recati all'appuntamento e hanno documentato, con foto e video, le condizioni di stress e sofferenza in cui erano costretti i protagonisti della fiera

Una delle mucche presenti alla sagra

Una delle mucche presenti alla sagra

Varese, 14 gennaio 2018 - Sabato 13 gennaio alcuni militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, erano presenti alla sagra di S. Antonio Abate a Saronno (Varese), dove, sostengono gli animalisti, gli animali sono tenuti in "condizioni vergognose".

"La realtà di quest'anno, documentata con foto e video, è anche peggiore di quanto si potesse immaginare - si legge nella nota dell'organizzazione - Alcune mucche scheletriche legate con catene pesanti e arrugginite; asini legati con una corda cortissima; pecore terrorizzate dalla gente che grida e le tocca; gabbie di conigli, una in particolare, posta proprio sotto l'altoparlante che diffonde musica a tutto volume. E in queste condizioni gli animali vengono tenuti per ore. Se non fosse tragico, sarebbe grottesco, dato che il santo è considerato il protettore degli animali: nessun rispetto, nessuna preoccupazione per il loro benessere", accusa Centopercentoanimalisti.

"Un nostro attivista si è rivolto a uno degli agenti di Polizia locale presenti facendo notare la situazione; questi, dopo aver parlato con gli organizzatori, ha chiesto i documenti al nostro militante - scrive il gruppo -  Chi dovrebbe vigilare sul benessere degli animali, se ne disinteressa. In primo luogo sindaco e parroco. Le condizioni in cui sono tenuti gli animali sono indecenti. Ma non c'è nessuna intenzione di cambiare e - sottolinea l'organizzazione nella nota - e da adesso in poi le nostre azioni saranno sempre più determinate e molto più forti, oltre che durature", conclude il documento di Centopercentoanimalisti.