Giovedì 16 Maggio 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

Benevento, bambina trovata morta in piscina. Era nuda

Aveva 9 anni. I vestiti piegati sul bordo. Giallo nel resort, l’ombra dell’orco

San Salvatore Telesino, la piscina in cui è stata trovata morta la bambina

San Salvatore Telesino, la piscina in cui è stata trovata morta la bambina

Benevento, 21 giugno 2016 - L’HANNO TROVATA che galleggiava nuda nella piscina a sfioro del Borgo San Manno a San Salvatore Telesino, a Benevento. I suoi vestitini piegati accuratamente a bordo vasca, accanto le scarpine. Come Maria, 10 anni ad agosto, ci sia finita e morta in quella piscina ancora non si sa. Sarà l’autopsia che la dottoressa Monica Fonzo eseguirà, su incarico della procura, a stabilire se sia deceduta per annegamento o altro. Da un primo esame esterno del corpo la morte sarebbe causata da asfissia. Saranno le indagini dei carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita, che hanno già sentito una trentina di persone, a scoprire se in quel casale, dove si tengono feste per matrimoni e compleanni, la piccola ci sia entrata sola o con qualcuno che conosceva. Sono tanti i punti oscuri in una vicenda che assume i caratteri di un terribile giallo.

TUTTO inizia domenica pomeriggio, quando Maria, figlia unica di una coppia di rumeni – il papà, Mario, è operaio edile al Parco del Grassano, la mamma bada a persone anziane –, decide di andare dalla sua abitazione alla vicina chiesa di Santa Maria Assunta. Ci sono i festeggiamenti per Sant’Anselmo e la bambina, chierichetta, avrebbe dovuto partecipare alla processione. Ma il rito viene abbreviato per la pioggia e alle 19.40, Maria lascia la chiesa per far ritorno a casa. Da quel momento il buio, la piccola è ingoiata da un mistero e, per oltre quattro ore, di lei non si sa nulla. A trovarla è il titolare di un pub accanto al resort. Sulla possibilità che si sia trattato di un incidente si iniziano da subito a nutrire dubbi. Come ha fatto Maria a entrare nel Borgo San Manno? È penetrata attraverso una falla nel recinto: ma era sola? I carabinieri trovano su un tavolino del giardino dei bicchieri di plastica. Chi li ha usati? Possibile che, in quell’ambiente in cui tutto è al proprio posto, ci fossero stoviglie abbandonate?

MA l’interrogativo più grande riguarda Maria. È realistico che la bambina abbia avuto voglia di fare un bagno alle otto di una sera piovosa e per niente calda? E come pensava di asciugarsi visto che non aveva asciugamani con sé? Tanti misteri che lasciano la porta aperta all’ipotesi più agghiacciante: Maria è stata portata in quel posto da un adulto. Un adulto che, forse, conosceva. E allora si rifà il percorso della bambina, poche centinaia di metri in discesa che, dalla chiesa, arrivano a piazza Pacelli occupata da alcune giostre per i festeggiamenti. E proprio quattro giostrai sono stati ascoltati per verificare se avessero visto qualcuno insieme a Maria. «Non trascuriamo alcuna ipotesi», dice il procuratore reggente di Benevento, Giovanni Conzo che segue il caso con la pm Maria Scamarcio. Una storia che lascia il paese – poco più di 4mila anime – sotto choc: tutti ricordano quella «bambina bellissima che frequentava la scuola elementare». Immagini di solidarietà e tenerezza per scacciare l’incubo dell’orco.