Venerdì 26 Aprile 2024

Crimini sessuali contro gli animali: indagine delle guardie zoofile

Esperti della Lav hanno visitato, in incognito, 20 sex shop sparsi in tutta Italia per raccogliere dati e informazioni su questa forma di maltrattamento

Passeggiata al parco in una foto L.Gallitto

Passeggiata al parco in una foto L.Gallitto

Roma, 19 dicembre 2014  - Sex shop nel mirino delle guardie zoofile della Lega antivivisezione (Lav) per 'crimini sessuali' ai danni di animali. Un vero e proprio dossier è stato messo a punto, titolo "Crimini sessuali contro gli  animali - caratteristiche, comportamento e profili di politica criminale" scritto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav. Siti internet, chat, gruppi, riviste e filmati, negozi che vendono articoli specializzati, annunci di scambisti di animali, viaggi all'estero in posti dove la zooerastia  è legale o tollerata: è il mondo sommerso che emerge nel dossier.

Le guardie zoofile della Lav hanno svolto un'indagine conoscitiva visitando in incognito 20 sex shop sparsi in tutta la Penisola. In tutti i negozi erano in vendita video "animal sex" prodotti all'estero. In alcune sono state trovate riviste zoopornografiche in lingua italiana, prodotte in Italia alcuni anni fa, e tuttora in vendita: tre diverse riviste con svariati numeri ognuno piene zeppe di foto, descrizioni e racconti. Altri negozi, anche on-line, offrono in vendita riproduzioni anatomiche di falli di animali, dal cavallo al leone, al cane, offrendo anche servizi e "guide per principianti" su come addestrare e abituare gli animali all'accoppiamento.

Lungo l'elenco degli animali che sono oggetto di abuso sessuale: cani, gatti, cavalli, asini, cammelli, cervi, mucche, vitelli, antilopi, galline, oche, anatre, maiali, capre, pecore, conigli, serpenti, delfini, finanche pesci. Quando si tratta di soddisfare bisogni sessuali viene sviluppata una sconfinata fantasia e una crudele creatività. La gamma di atti sessuali con animali è infinita quanto perversa, sottolinea la Lav.  "Sempre di più si sente parlare di abusi sessuali nei riguardi di animali, ma in realtà del fenomeno si sa poco - afferma l'autore del dossier - La zooerastia è un disturbo sessuale, è considerata una psicopatologia solo se è compulsiva e se è suscettibile di procurare danni seri al funzionamento psicologico dell'individuo".

E' possibile suddividere le condotte sessuali con animali in tre tipi di attività: occasionale o opportunistica; permanente o esclusiva; sadica. Dati e numeri sul fenomeno scarseggiano però, in Italia non vi sono dati e ricerche attendibili. La zooerastia è un argomento di cui è difficile parlare. Rari anche i casi clinici seguiti nei centri di igiene mentale o dai liberi professionisti. La situazione è leggermente diversa all'estero, ma si tratta sempre di stime approssimative. Dall'analisi dei dati di una ricerca condotta quest'anno dall'Università del Quebec su oltre 1500 partecipanti di entrambi i sessi, sono state riscontrate due fantasie sessuali "rare": fare sesso con un ragazzo/a con meno di 12 anni e fare sesso con un animale. La scala utilizzata valuta la fantasia sessuale da 1 (assente) a 7 (molto intensa).

La fantasia sessuale è stata definita comune se condivisa da almeno il 50% dei partecipanti, inusuale dal 15%, rara dal 2%. Uno studio condotto in Internet su 93 praticanti la zoofilia erotica (82 uomini e 11 donne con un'età media di 38 anni) più della metà degli intervistati ha dichiarato di essere più attratto agli animali che alle persone. "Sarebbe un grossolano errore ridurre tutto allo stereotipo della cultura rurale o del soggetto emarginato con problemi mentali - continua Troiano -, in realtà le ricerche statunitensi hanno dimostrato che spesso si tratta di persone istruite, professionisti o comunque con una solida posizione sociale. Negli argomenti giustificazionisti si trovano le classiche tecniche di neutralizzazione tese ad escludere o attenuare la responsabilità individuale della propria condotta negando l'illiceità della stessa". Recentemente sono circolati in rete allarmi e appelli relativi ad una presunta impunibilità di tali condotte, "la cosa è destituita di qualsiasi fondamento: ogni abuso su animali di natura sessuale integra il reato di maltrattamento di animali", precisa infine il ricercatore della Lav.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]