Roma, 31 agosto 2015 - L'altro pomeriggio a Rocca Pia in occasione della consegna ufficiale al Comune dei cassonetti a prova di orso è stato presentato un primo bilancio del progetto Comunità a misura d’orso (Bear smart community) in corso di realizzazione nel territorio dei Comuni di Pettorano sul Gizio e Rocca Pia. Tutti i protagonisti del progetto vale a dire le associazioni Salviamo l'Orso, Dalla parte dell’Orso, Rewilding Appennine e la Riserva regionale Monte Genzana hanno brevemente ricapitolato cosa è gia stato fatto e cosa si farà per rendere l’area più sicura per gli orsi che la frequentano costantemente ormai da alcuni anni e affinché questa presenza non interferisca negativamente con le attività umane.
Il progetto finanziato parzialmente dall’IBA (Int’l Bear Association) ha previsto l’installazione di recinti elettrificati a protezione di pollai arnie e stalle , la redazione di un manuale di buone pratiche per convivere con l’orso, il posizionamento di cassonetti per i rifiuti anti-orso, la vaccinazione dei cani vaganti e alcuni interventi sulla SS17 intesi a mitigare il rischio di investimento della fauna selvatica che l’attraversa tutelando cosi’ anche la sicurezza degli utenti.
Alla presenza di un folto pubblico si sono susseguiti alcuni interventi e presentazioni che hanno spaziato dalla descrizione della biologia e del comportamento dell’orso, inclusa la questione spesso dibattuta della sua presunta pericolosità, all’elenco di ciò che è stato fatto negli ultimi 2 mesi tra cui spiccano i 19 recinti installati che portano a 75 il totale di quelli installati in 2 anni.
Nell’ambito di un progetto Erasmus è da segnalare il contributo che 12 studenti universitari inglesi in biologia e Scienza della conservazione stanno dando. Arrivati a Pettorano grazie ad un accordo tra Salviamo l'Orso, l’Università di Plymouth e The Science Assembly i ragazzi sono stati di fondamentale aiuto in tutte le attività, dall’installazione dei recinti ai monitoraggi faunistici ed hanno portato in paese una ventata di novità ed allegria.
Hanno chiuso la serata gli interventi di Dario Febbo, direttore del PNALM, del direttore della Riserva Monte Genzana Mauro Fabrizio e di Massimo Pellegrini rappresentante della Regione Abruzzo al tavolo dell’Autorità di Gestione del Piano nazionale per la tutela dell’orso marsicano (PATOM) il quale, sollecitato da una domanda del pubblico, ha ribadito che l’attività venatoria nella zona continuerà ad essere possibile secondo le modalità recentemente fissate dal calendario venatorio 2015-2016 e non vi è alcuna intenzione di vietarla negli anni a venire. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]