Giovedì 25 Aprile 2024

Lav: "Per cambiare il Pianeta devi cambiare il menù"

Anche la Lega antivivisezione aderisce alla Marcia per il clima in programma domenica a Roma. E ricorda come ognuno di noi, nel suo quotidiano, può fare la differenza

Mucca in montagna (Foto L.Gallitto)

Mucca in montagna (Foto L.Gallitto)

Roma, 27 novembre 2015 - I cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza globale e locale in grado di condizionare pesantemente il futuro del Pianeta e della sua popolazione, umana e non umana. Un’emergenza che deve essere affrontata prima di raggiungere il punto di non ritorno: questo lo scopo, almeno nelle intenzioni, della COP 21, la XXI Conferenza delle Parti, della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), che si terrà a Parigi dal  30 novembre al 12 dicembre con l'obiettivo di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le Nazioni.  Un momento fondamentale in cui si definirà  un nuovo piano di riduzione delle emissioni globali di gas serra, e che dovrà superare le resistenze dei poteri forti e lobby che condizionano i Governi, per raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.  

Per sostenere il cambiamento la Coalizione per il Clima ha organizzato la Marcia Globale per il Clima, che il 29 novembre vedrà la società civile scendere in piazza, a Roma, e in tante altre capitali del Pianeta.   La LAV ha aderito alla Coalizione per il Clima e marcerà per farsi portavoce degli animali nel dibattito sui cambiamenti climatici. Il corteo partirà da Piazza Campo dei Fiori alle ore 14,00 per concludersi ai Fori Imperiali dove seguirà un concerto.   “Troppo spesso ci si dimentica di quanto ingente sia il contributo degli allevamenti all’inquinamento in genere e alle emissioni di gas serra in particolare”, dichiara Gianluca Felicetti, presidente LAV.  Il sistema degli allevamenti è infatti responsabile:  di una percentuale tra il 18% e il 51% (a seconda degli studi) delle emissioni di Gas Serra  imputabili alle attività umane; del 65 % degli ossidi di azoto (dal letame) che hanno un potenziale climalterante 265 volte maggiore della CO2; del 37% del metano, in gran parte prodotto dal sistema digestivo dei ruminanti; del 64 % dell’ammoniaca, che contribuisce significativamente alle piogge acide e all’eutrofizzazione. 

Cambiare il modello di consumo alimentare abbandonando i prodotti di origine animale è non solo necessario, quindi, ma fondamentale per la riduzione delle emissioni di gas serra. Secondo uno studio della Chalmers University of Technology, infatti, “Le stime indicano infatti che entro il 2050 le carni bovine e ovine rappresenteranno la fonte della metà di tutte le emissioni di gas serra da allevamento, ma contribuiranno solo al 3 per cento dell’assunzione necessaria di calorie per l’uomo. Formaggio ed altri latticini contribuiranno, invece, a circa a 1/4 dell’inquinamento totale del settore” [Climatic Change May 2014, Volume 124, Issue 1-2, pp 79-91, The importance of reduced meat and dairy consumption for meeting stringent climate change targets Fredrik Hedenus, Stefan Wirsenius, Daniel J. A. Johansson http://link.springer.com/article/10.1007/s10584-014-1104-5]  Un’alimentazione su base vegetale, invece, impatta sull’ambiente complessivamente 7 volte meno di una onnivora. [Foods 2014, 3(3), 443-460; Total environmental impact of three main dietary patterns in relation to the content of animal and plant food , http://www.mdpi.com/2304-8158/3/3/443]. 

Dalle scelte alimentari quotidiane di ognuno, quindi, può nascere quel cambiamento positivo che nessun vertice governativo probabilmente avrà il coraggio di decidere – aggiunge Paola Segurini responsabile LAV settore Veg e cambiamenu.it – In attesa che dalla Conferenza di Parigi emergano soluzioni tempestive ed efficaci, ciascuno può intervenire in modo risolutivo iniziando a preferire un’alimentazione davvero “sostenibile” per il Pianeta, cioè priva di ingredienti animali”.  

La LAV marcerà per cambiare menu (www.cambiamenu.it), insieme a Probios e Microbike, che hanno messo a disposizione i loro prodotti  per veicolare il messaggio di rispetto del Pianeta.   “Il nostro vero e concreto “Protocollo di Kyoto”, e ora - speriamo – di Parigi con il Vertice #Cop21 - può e deve iniziare dalla nostra tavola. – conclude Felicetti – Amici ambientalisti, compagni vicini alla sofferenza degli umani del Sud del mondo, la ricetta c’è: cambiate menu anche voi! C’è più gusto, e coerenza, ad essere vegani”.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]