Napoli, 14 ottobre 2014 - Un altro orrore nel Napoletano. Stipati in conigliere malgrado fossero cani, tra i propri escrementi, alcuni ciechi e sanguinanti, nutriti con cibo avariato: un allevamento-lager, allestito abusivamente in un terreno agricolo. E' questa la scoperta fatta dalla Polizia di Stato a Bacoli, in provincia di Napoli. Nell'allevamento, gestito da un agricoltore, gli agenti hanno trovato un centinaio di cani di varie razze - Yorkshire, Spitz, Chihuahua, Volpini, Pinscher e anche 5 esemplari di Mastino Napoletano - che sono stati salvati grazie a una denuncia presentata dal presidente Ente Italiano Tutela Animali e Lupo, Antonio Colonna.
Gli animali - hanno accertato i poliziotti - non avevano la possibilità di muoversi e di bere. Oltre ai cani, nel terreno venivano allevate anche tartarughe, del tipo appartenente alla specie protetta "testudo Hermanni". Ovini, suini e bovini, erano alloggiati, al buio, all'interno di piccoli box di cemento armato, in violazione di ogni norma igienico sanitaria. Trovata anche una voluminosa busta in cellophane, contenente farmaci e filo di sutura, usati dall'agricoltore per curare e medicare, senza assistenza veterinaria, gli animali. Al titolare del terreno i poliziotti hanno sequestrato cinque fucili e una pistola in quanto, da anni, non in regola con le autorizzazioni per la detenzione. Sequestrate anche delle trappole per la fauna selvatica. L'uomo e il suo nucleo familiare, composto da moglie e due figli, sarà denunciato per ricettazione, maltrattamento di animali, allevamento abusivo, commercializzazione, detenzione di fauna protetta, violazione delle norme igienico sanitarie, somministrazione e detenzione di farmaci scaduti e quant'altro l'Autorità Giudiziaria ravviserà. Gli animali sono stati tutti affidati ai veterinari e sottoposti ad accertamenti. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]