Venerdì 26 Aprile 2024

Zimbabwe. Rinviato il processo a uno degli assassini di Cecil

L'uomo del dentista comparirà in aula a fine settembre mentre il centro di ricerca che studia il branco del leone ha ricevuto donazioni-record

Palmer con un altro leone ucciso (Olycom)

Palmer con un altro leone ucciso (Olycom)

Hwange (Zimbabwe), 5 agosto 2015 - Il tribunale dello Zimbabwe ha rinviato al 28 settembre il processo al cacciatore zimbabwano accusato di non aver impedito al dentista statunitense Walter Palmer di uccidere, violando la legge, il leone Cecil. Theo Bronkhorst è stato arrestato la scorsa settimana e incriminato per aver violato le regole sulla caccia, quando ha aiutato l'americano a uccidere il leone più noto del Paese, nel Hwange National Park. Se condannato, Bronkhorst rischia fino a 20mila dollari di multa e 10 anni di carcere.

L'uomo non si è ancora pronunciato in tribunale sulla propria colpevolezza o innocenza, ma pubblicamente ha negato di aver commesso alcun reato. E' comparso in tribunale solo per la breve udienza in cui il suo legale ha chiesto il rinvio, spiegando di avere bisogno di tempo per prepararsi. Intanto si è appreso che la morte di Cecil non ha portato soltanto dolore e indignazione nel mondo intero.  Grazie al dibattito pubblico innescato dall'uccisione,  l'ateneo britannico che lo monitorava ha raccolto una cifra record di donazioni per lo studio e la conservazione dei grandi felini. Lo annuncia l'Università di Oxford - che dal '99 monitorava il leone simbolo del parco Hwange dello Zimbabwe ucciso da un dentista americano - sottolineando che la sua unità per la Wildlife Conservation Research (WildCRU) ha raccolto oltre mezzo milione di sterline, più di 700mila euro.

Un risultato, spiega l'ateneo in una nota, che è stato raggiunto in particolare grazie alla maxi donazione di 100mila dollari da parte dei filantropi americani Tom Kaplan e sua moglie Daphne. «Il coinvolgimento globale per la storia di Cecil - afferma il professor David Macdonald, presidente della WildCRU - va ben oltre il suo triste fato e segnala che le persone hanno a cuore la conservazione delle specie».

Grazie ai nuovi fondi i programmi di ricerca dell'ateneo potranno essere ampliati al di fuori dello Zimbabwe. Alla WildCRU andranno inoltre i proventi derivanti dalla vendita del peluche commemorativo per «Cecil il leone» da poco lanciato dalla casa di giocattoli Ty. Aumenta intanto il numero delle compagnie aeree che decidono lo stop sui propri voli al trasporto di trofei di «caccia» di leoni, rinoceronti, elefanti e altri animali. Dopo l'annuncio di Delta, United e American Airlines, arriva anche quello di Air Canada. Almeno una dozzina le compagnie che hanno adottato decisioni simili, comprese Air France, Emirates, Quantas. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]