Giovedì 25 Aprile 2024

ALLARME CONTE, L'ATTACCO PIANGE

Alessandro Fiesoli Firenze ASPETTANDO Pepito Rossi. O la riabilitazione piena in rossonero di Balotelli. L'affermazione a Bologna di Destro e la maturazione in tempi rapidi di Berardi e Bernardeschi. Sarà anche un tormentone, ma la nuova stagione azzurra di Conte riparte dal problema principale denunciato dalla sua nazionale nella stagione scorsa: la necessità di far gol, di segnare di più, di trovare il centravanti titolare per gli Europei. L'Italia torna domani sera a Firenze con Malta, per le qualificazioni europee, e sarebbe l'occasione per bagnare con qualche gol il debutto nell'anno che porterà alla fase finale del campionato europeo. Ci riuscirà, l'Italia? Qualche dato, per spiegare come e quanto manchi alla nazionale un vero uomo gol. Il capocannoniere di questa rosa azzurra è De Rossi, un mediano, con 16 reti in 100 partite, seguito da Pirlo con 13 gol in 113 gare. Considerate tutte le nazionali europee, De Rossi è solo al 17° posto nella classifica dei migliori marcatori delle varie rappresentative. Lontanissimi dai migliori attacchi in circolazione. Difficile fare paura, così. Prendendo in considerazione le dieci partite del 2014-15 con Conte in panchina, l'Italia ha segnato due gol insieme solo in tre occasioni due volte (Norvegia, Azerbaijan e Bulgaria) e i suoi capocannonieri sono Chiellini, Candreva e Pellè, con due reti a testa. A quota uno Immobile, Zaza, Bonucci, Okaka, Eder. In partenza, Conte aveva puntato forte su Zaza e Immobile, ma i due si sono smarriti per strada. Zaza ora è panchinaro nella Juve, Immobile ha fallito a Dortmund ed è passato a Siviglia, dove ha trovato, però, anche Llorente. In questo momento, il titolare azzurro è Pellè, grazie a qualche buona prestazione (come quella con la Croazia), alle sue qualità fisiche, alla capacità di giocare per e con la squadra. Ma Conte ha dieci mesi di tempo per trovare, o recuperare, un'alternativa più affidabile per gli Europei. Nella graduatoria dei marcatori in azzurro dei giocatori in attività, a pari merito con Pirlo c'è Balotelli, con 13 gol in 33 partite. E' stato con la maglia della nazionale, nella sua disordinata e poco affidabile carriera, che il milanista di ritorno ha dato il meglio di sé. Balotelli ha solo 25 anni, Conte per ora lo ha chiamato solo in un'occasione per rimandarlo in fretta a casa, non sembra bruciare dalla voglia di riprovarci ma non gli ha chiuso definitivamente la porta della nazionale. Come al solito, fino alla noia, dipende da lui. E prima di tutto Balotelli dovrà trovare posto, e non è così scontato, fra Bacca e Luiz Adriano. L'attaccante che Conte accoglierebbe a braccia aperte è Giuseppe Rossi. Non solo lui, anche tutta Firenze.