Milano, 24 settembre 2015 - Vi affascinano le passeggiate notturne? Non trovate abbiano qualcosa di magico? pensate, poi, se ci fosse la possibilità di incontrare qualche rapace in liberà. Insomma, vedere un gufo in natura e ascoltarne il canto non è un'esperienza comune: occorre buio, silenzio e un richiamo particolare e forse - se si è fortunati - si può vedere nel cielo il suo volo poetico.
L'occasione sarà il 26 settembre nell'ambito del Festival dei Gufi, la più grande manifestazione al mondo dedicata al Mondo dei Rapaci Notturni (nel 2014 oltre 25 mila visitatori) della durata di due giorni, che avrà luogo nella prestigiosa cornice del Parco del Castello di Grazzano Visconti in provincia di Piacenza. Per gli appassionati, i curiosi, gli amanti della natura o anche per coloro che semplicemente vogliono fare un week-end diverso fuori porta, di sera poco dopo le 21 avranno luogo delle visite guidate di circa 70-90 minuti negli ambienti naturali della Val Nure a poca distanza da Grazzano Visconti dove vivono civette, assioli, allocchi e gufi comuni.
Il fascino della natura e del mistero sarà accompagnato dalla competenza delle guide AIGAE l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche che forniranno una serie di indicazioni sul mondo degli strigiformi, comunemente noti come rapaci notturni, che comprende oltre 130 specie, di cui ben 10 sono specie italiane. Pochi sanno che l'Italia è il secondo paese al mondo dopo il Brasile per biodiversità, soprattutto grazie alla ricchezza dell'Appennino . Questi misteriosi animali hanno testa tondeggiante, molto mobile, occhi situati anteriormente, grandi, becco corto e robusto; si alimentano in genere di piccoli Mammiferi e nidificano in cavità naturali di alberi e rocce, ove depongono da 1 a 12 uova bianche tondeggianti. Il richiamo, che sarà eseguito con strumenti professionali, servirà a cercare un'interazione con il rapace che in reazione ai suoni emessi dall'uomo, potrebbe fare voli di aggressione. Probabile sarà soprattutto l'avvistamento di civette, dato che gli esemplari più giovani (le nidiate sono primaverili) a fine settembre abbandonano il loro nido per trovare nuovi territori e sono quindi particolarmente pimpanti e chiassose.
IL FESTIVAL - Il Festival sarà un momento unico e irripetibile per un pubblico di collezionisti, appassionati di natura, di arte, cultura e divertimento. Svariate le aree tematiche del festival: pittura, scultura, fotografia, musica, artigianatoitaliano, libri, giochi tematici per bambini (gufolandia), convegni e tavole rotonde, tutto rigorosamente a tema Gufo. Il Festival dei Gufi si inserisce nello scenario esclusivo di un parco, parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani, esteso su oltre 15 ettari di boschi e prati con piante rare, fontane, statue, oltre al nuovo nato Butterfly Heaven: un giardino creato per le farfalle e gli insetti utili. All’interno del Parco si trova il Castello, normalmente chiuso al pubblico e solo in questa occasione saranno disponibili e visibili alcuni ambienti mai aperti prima, oltre allo studio del Duca Giuseppe Visconti di Modrone. Saranno inoltre presenti i Gufi di Parcobaleno, rapaci notturni che sono stati curati e riabilitati dal centro di recupero fauna selvatica di Mantova e che saranno liberati in occasione del festival.
L'ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE - L'Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (Aigae) è l'unica Associazione di categoria riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico che in Italia rappresenta a livello nazionale tutti coloro che per professione accompagnano in Natura. Aigae vede associate circa 2500 guide e accompagna in sicurezza in natura e in montagna oltre 3.000.000 persone ogni anno, facendo dell'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, dell'educazione scientifica e culturale i suoi valori chiave. Per essere guida e illustrare le caratteristiche ambientali e culturali dell’area visitata occorre quindi una profonda conoscenza del territorio, oltre a una preparazione ambientale e culturale di rilievo. Le Guide Ambientali Escursionistiche possono condurre a piedi, a cavallo, su neve con ciaspole, in bici e in canoa, esprimendo quindi la professione in modo molto poliedrico: la cifra comune e fondamentale alle diverse modalità di conduzione resta comunque la sicurezza dei partecipanti.