Domenica 5 Maggio 2024

Lumache, arrosticini e tradizione. E' la festa delle sagre a Civita Castellana

Per tre giorni la cittadina tornerà ad essere “capitale”, anche se solo del gusto e del divertimento: Civita Castellana ha infatti radici antichissime che risalgono addirittura alla civiltà falisca, di cui è stato per tanti anni il centro nevralgico. Un passato glorioso che è possibile scoprire visitando il Museo nazionale dell'Agro Falisco

Festa delle Sagre

Festa delle Sagre

Milano, 10 ottobre 2015 - Sono più gustosi gli arrosticini di Fabrica di Roma o il pecorino romano di  Nepi? Le lumache di Bevagna o le pappardelle di Caprarola? La scelta è talmente ardua che c’è chi ha pensato di mettere tutti d’accordo: perché non  assaggiare queste delizie tutte insieme? Ecco quindi che il 9, 10 e 11 ottobre il  centro storico di Civita Castellana, splendido paese della Tuscia viterbese, si  vestirà a festa per la 5° edizione della “Fiera nazionale delle sagre e  dell’agricoltura”.

Un evento che per tre giorni, dalle 10 alle 23, offrirà agli amanti del gusto e  delle tradizioni un sapiente mix di gastronomia tipica, artigianato locale e  dimostrazioni di antichi mestieri. Quindici aziende del territorio proporranno  i migliori prodotti di questo tratto della provincia di Viterbo: i formaggi di  Narni e quelli di pecora di Rignano Flaminio, il gelato artigianale fatto con  latte di produzione locale, la pasta fresca, le patate fritte e le lumache  biologiche di Santa Susanna. E al contempo otto Pro Loco provenienti da ogni  parte d’Italia delizieranno i visitatori con le loro portate, tutte realizzate  rigorosamente a mano secondo antiche ricette dei luoghi di provenienza. Da  Bevagna, uno dei paesi più belli dell’Umbria, arriveranno le lumache arrosto e  allo spiedo, da Fabrica di Roma gli arrosticini e da Nepi il pecorino romano; a  preparare le pappardelle saranno la Scuola alberghiera di Caprarola e  l'università della Tuscia, alla macedonia penserà Spreafico (Padova) mentre la  Pro Loco di Civita Castellana cucinerà il frittellone, una gustosa e sottilissima  piadina condita con pecorino e pepe; artigianato locale e vecchi mestieri  saranno messi in mostra dalla Pro Loco di Padova, mentre la Pro Loco di  Ferrara presenterà  una dimostrazione di macchine agricole in miniatura.

Dalla mattina alla sera insomma, indossata “l’armatura di ordinanza” – un  sacchetto di cotone, un bicchiere e un piatto di ceramica, perché Civita  Castellana è nota in tutto il mondo anche per i suoi maestri del coccio – i  visitatori potranno imbattersi in un grande tour enogastronomico fra sapori,  colori e profumi di una volta. Per tre giorni la cittadina tornerà ad essere  “capitale”, anche se solo del gusto e del divertimento: Civita Castellana ha  infatti radici antichissime che risalgono addirittura alla civiltà falisca, di cui è  stato per tanti anni il centro nevralgico. Un passato glorioso che è possibile  scoprire visitando il Museo nazionale dell'Agro Falisco, ospitato all’interno del  Forte Sangallo che costituisce una delle più elevate realizzazioni  dell’architettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo; di grande  interesse è anche il Museo della Ceramica, mentre gli amanti della natura non  potranno che restare a bocca aperta davanti alle caratteristiche forre alte oltre  50 metri che circondano Civita Castellana, visitabili dal ponte che congiunge  al centro storico della cittadina.