Sabato 7 Giugno 2025
REDAZIONE TECH

Gas nervino, il rilevatore è fatto con i Lego e lo smartphone

Un economico macchinario salvavita, che si smonta e si rimonta, per riconoscere e neutralizzare in tempi brevi gli agenti tossici

Lego e smartphone contro i gas nervini (Foto: The University of Texas at Austin)

Un team dell'Università del Texas a Austin ha progettato una macchina che rileva la presenza di agenti tossici inodor e, come sarin o gas nervino. La novità maggiore è che lo fa in modo economico e originale, sfruttando il supporto di uno smartphone e di una confezione di mattoncini Lego. SMARTPHONE E FLUORESCENZA Il professore di chimica Eric Anslyn, che studia da circa 20 anni i gas nervini, aveva già sviluppato dei composti capaci di neutralizzare gli agenti tossici, generando al tempo stesso un bagliore luminoso con l'aiuto di una lampada UV. Da qui è nata quindi l'idea di sviluppare dei sensori chimici che, in base al colore della fluorescenza, consentano di individuare istantaneamente il contaminante, al fine di fornire informazioni utili ai soccorritori. "Sfortunatamente, sul campo può essere difficile riconoscere a occhio nudo i diversi livelli di fluorescenza", ha spiegato Anslyn, "mentre gli strumenti impiegati in laboratorio per misurare la luminosità non sono portabili e costano 30mila dollari". Da qui è nata l'idea di combinare i sensori con uno strumento di uso comune come il telefon o. La fotocamera dello smartphone è infatti dotata della sufficiente sensibilità per riuscire a distinguere le diverse tonalità emesse dalle reazioni chimiche. Il resto lo fa un software sviluppato dal dottorando Alexander Boulgakov e disponibile gratuitamente su GitHub, che, analizzando il colore e la luminosità, risale alla tipologia e alla concentrazione dell'agente nervino. L'app è stata testata su iPhone, ma è compatibile con altri sistemi operativi. MATTONCINO SU MATTONCINO Per completare l'opera i ricercatori avevano bisogno di un supporto leggero in cui posizionare la piastra per i campioni e la lampadina ultravioletta, e con un alloggio su misura anche per lo smartphone. Dopo avere valutato e scartato la possibilità di utilizzare la stampa 3D, che richiede materiali e tecnologie non facilmente reperibili ovunque, la scelta è caduta sui pezzi di plastica colorata più famosi al mondo: i Lego. "I Lego sono gli stessi ovunque tu vada", ha raccontato il coautore del progetto Pedro Metola. Il risultato è un macchinario universale, economico e facilmente trasportabile, che può essere smontato e rimontato regolandone anche al volo le misure. "Le armi chimiche rappresentano pericolosa minaccia per l'umanità", ha concluso Anslyn. "Il rilevamento e la neutralizzazione sono la chiave per salvare vite umane".