di Paolo Grilli
Se le Olimpiadi antiche avevano il potere di sospendere le guerre, non altrettanto si può dire dei Mondiali di calcio e in particolare di questi. La Polonia è stata scortata oltre il confine meridionale del paese da due aerei militari F16 nel suo volo verso il Qatar: una precauzione necessaria dopo l’incidente dei due missili, probabilmente provenienti dal territorio ucraino, caduti al vicino al confine causando la morte di due civili.
La fuori c’è un conflitto, dentro i confini dorati dell’emirato la festa non è delle più serene, stando al clima della vigilia. Forse per il semplice fatto che molti dei tifosi devono ancora arrivare. I prezzi alle stelle, in ogni caso – una camera d’hotel per notte si aggira mediamente sui 1.000 euro – hanno già operato una drastica selezione sui supporters che vedremo negli stadi. Le immagini che ora fanno il giro del mondo con giovani e meno giovani con le maglie di Argentina, Brasile e Germania, ritraggono in realtà immigrati per lo più dell’India e del Bangladesh che hanno avuto biglietti gratis dall’organizzazione con il chiaro intento di riempire stadi che altrimenti resterebbero semivuoti.
Non bastassero poi le polemiche sui diritti umani non rispettati dal paese ospitante, ieri proprio il Qatar ha fatto dietrofront sulla birra. Non si potrà così bere neppure nei bar attorno agli stadi, nonostante le aperture annunciate dal governo. Con buona pace di uno dei principali sponsor della Fifa, Budweiser. Che su Twitter si è sfogata con un eloquente “Beh, è imbarazzante“, salvo poi cancellare il post. In Qatar si potrà quindi bere solo la ‘Bud Zero’, quella analcolica.
L’Italia, assente come nazionale, trova il modo di essere in parte protagonista sul campo. Ad arbitrare domani la partita di esordio Qatar-Ecuador sarà Daniele Orsato, con gli assistenti Ciro Carbone e Alessandro Giallatini. Massimiliano Irrati e Paolo Valeri saranno al Var. L’orgoglio azzurro trova il modo di salvarsi in corner. Ieri è stato poi Pierluigi Collina, capo degli arbitri Fifa e fischietto della finale del 2002, a spiegare le linee guida dei direttori di gara in Qatar. "La nostra prima raccomandazione – ha detto – è proteggere la sicurezza e la salute dei giocatori e saremo molto severi. Saremo duri anche nel punire le simulazioni, sono inaccettabili. Abbiamo raccomandato agli arbitri di essere molto severi anche con le perdite di tempo e di aggiungere tutti i minuti che serviranno a recuperare. Il fuorigioco semiatuomatico? Consentirà decisioni più rapide e precise, ci vorrà meno tempo di adesso. Ma decisione finale sarà sempre nelle mani dell’ufficiale di gara in campo".