Venerdì 26 Aprile 2024

Tre moschettieri azzurri in Top 20: prima volta

Berrettini, Sinner e Musetti fanno la storia per l’Italia. Ma all’Australian Open arrivano in condizioni non ottimali e c’è subito il rischio derby

di Paolo Grilli

La buona notizia, anzi, di più, storica: abbiamo tre azzurri nella Top 20 mondiale del tennis, e non era mai accaduto da quando esiste la graduatoria computerizzata dell’Atp, ovvero da cinquanta anni.. Neanche nel 1976, anno d’oro del trionfo in Davis e della vittoria di Adriano Panatta al Roland Garros.

Quella cattiva, seppur moderatamente, che frena l’euforia: i nostri tre moschettieri – Matteo Berrettini (numero 14 Atp), Jannik Sinner (16) e Lorenzo Musetti (19) cui aggiungiamo come quarto l’ottimo Lorenzo Sonego – non sono al meglio delle condizioni, e all’Australian Open sono chiamati anche a un rapido recupero per arrivare nei turni che contano. Il romano, reduce dall’ennesimo infortunio ha impressionato in United Cup contro Ruud ma poi ha ceduto con Tsitsipas in tre set e in due (persi entrambi al tie-break) contro Fritz nella finale che ha arriso agli Stati Uniti. Nulla di preoccupante, sia chiaro, ma è evidente che la migliore condizione – il migliore Berrettini non deve temere nessun giocatore al mondo – non è ancora raggiunta.

Sinner, dal canto suo, nel torneo ’250’ di Adelaide si è dovuto arrendere più al dolore all’anca che a Korda, che poi si è arreso solo in finale a Djokovic. L’altoatesino dovrebbe recuperare, ma l’ennesimo guaio fisico non può che frenare, anche mentalmente, l’ascesa di un talento atteso ai piani più alti del tennis.

Infine Musetti, che festeggia il suo primo ingresso tra i magnifici 20 della racchetta, sempre in United Cup si è fermato precauzionalmente mentre affrontava Tiafoe per il dolore alla spalla destra. Oggi è attesa una risonanza che chiarirà l’entità dell’acciacco.

Per i tre azzurri sono all’orizzonte due primi turni affrontabili, ma poi, viste le rispettive teste di serie, si farà subito molto sul serio. Potrebbe innanzitutto esserci un derby azzurro, con Musetti che potrebbe incontrare uno degli altri due. Ma ’Lollo’ potrebbe incrociare anche uno tra Hurkacz, Norrie, Carreno Busta o il rampante Rune o addirittura Tiafoe, ancora lui. Per Matteo e Jannik gli spauracchi da terzo turno sono invece Kyrgios e Schwartzman.

Anche in assenza del numero uno Alcaraz, non sarà quindi facile arrivare in fondo all’Open, ben sapendo che almeno uno tra Djokovic e Nadal, nelle sfide finali, dovrà esserci facendo valere il proprio, eterno talento.

Ma la fase storica che stiamo vivendo va celebrata senza remore e con orgoglio. La sensazione è che il meglio debba ancora venire, dopo che la programmazione vincente che ha fatto collaborare Federazione e tecnici vincenti ha saputo regalarci un’infornata di grandi talenti.