Lunedì 29 Aprile 2024

Milan, Torres: "Con Inzaghi tornerò grande". Galliani: "Bonaventura? Ho bruciato l'Inter"

L'attaccante spagnolo si presenta: "Sono in un grande club e mi sento fortunato. Spero di essere all'altezza. Pippo tirerà fuori il meglio di me". L'ad: "L'ho corteggiato per dieci anni". E svela il retroscena sull'arrivo dell'ex Atalanta: "Era a Milano per andare da un'altra parte"

Fernando Torres a casa Milan (Foto Twitter)

Fernando Torres a casa Milan (Foto Twitter)

Milano, 2 settembre 2014 - Galliani lo ha inseguito dieci anni prima di riuscire a portarlo a Milano. A casa Milan è il giorno di Fernando Torres, l'uomo scelto dall'ad rossonero per sostituire Mario Balotelli. Passato importante quello del Niño che bimbo non è più. A 30 anni ha vinto tutto con club e nazionale, ma da un paio di stagioni sembra aver smarrito la brillantezza dei bei tempi. Inzaghi, uno che bomber lo è ancora nell'animo, ha garantito che "da noi tornerà grande". Ne è convinto anche Galliani: "Farà benissimo, ha una carriera straordinaria.  Nel 2004 cercammo di convincere l'Atletico a cederlo, ma la cosa non andò in porto. Finalmente, dopo 10 anni di corteggiamento, approda al Milan".

Con oltre 200 gol segnati in carriera, Torres porta sicuramente qualità a un reparto già ricco di talento. All'esordio in campionato con la Lazio è rimasto a guardare, la sua avventura partirà da Parma tra due settimane: "Sarò pronto. Voglio aiutare la squadra a tornare in Europa e lottare per lo scudetto. Sono in un grande club e mi sento fortunato ripensando a tutti i giocatori passati da qui, soprattutto gli attaccanti. Mi fa sentire speciale e spero di essere all'altezza. Volevo la serie A, avevo bisogno di cambiare dopo aver giocato nella Liga e in Premier. Ho tante speranze, ".

INZAGHI DETERMINANTE -  "Tutti conosciamo Inzaghi come giocatore, ora da allenatore ha una nuova sfida, ma ha le stesse caratteristiche che aveva in campo. E' stato un centravanti molto importante per il calcio, credo che tirerà fuori il meglio di me. Non ho avuto problemi ad adattarmi dal calcio spagnolo a quello inglese, non avrò problemi ad adattarmi da quello inglese a quello italiano", ha aggiunto El Niño. Inevitabile, per lo spagnolo, sottoporsi al confronto con i grandi '9' della storia del Milan, come Van Basten, Weah e lo stesso Inzaghi. "Sono un giocatore differente rispetto ai miei predecessori. Spero di fare come hanno fatto loro e di vincere quello che hanno vinto loro. E' una sfida difficile lo so bene e spero di apparire dal 2014 anch'io nel Museo al loro fianco". 

FASCINO SERIE A - "In Europa storicamente ci sono 3 grandi campionati. Ci sono dei periodi in cui uno va meglio di un altro, ma sono tutti importanti. Conosco tanti ex compagni che hanno giocato nel Milan, come ad esempio Albertini. Nel 2004 mi parlava sempre del Milan e della città. Qua ci sono grandi squadre come Inter e Juventus con cui confrontarsi. È un calcio diverso da quello inglese, ma il processo di adattamento è più mentale che calcistico. Non ho avuto problemi ad ambientarmi all'Inghilterra, non ne avrò qua".

BALO E IL DERBY - Lo spagnolo non fa proclami, ma culla dentro di sè una speranza: "Quando arriverà il derby spero di rendere felici i tifosi con un gol. Tra Spagna ed Inghilterra ne ho giocati tanti. Sono partite bellissime. All'Atletico e al Liverpool ho segnato tanto ma vinto meno rispetto al Chelsea.  Spero di poter dare tutto quello che ho sempre fornito in passato, mi auguro stagioni piene di gol e successi. Balotelli? È normale che la gente faccia un confronto. È stato un giocatore importante. Gli auguro buona fortuna".

EFFETTO MOURINHO -  "La mia relazione con Mourinho è sempre stata buona. Ci siamo augurati buona fortuna. Mi ha raccontato la passione che c'è nel calcio a Milano. Con Mourinho ho imparato moltissimo e gli auguro le cose migliori a lui e alla squadra". In Serie A, Torres ritroverà il connazionale Fernando Llorente: "E' un buon amico e lotteremo contro la sua squadra. Speriamo che vinca il migliore".

GALLIANI - A margine della presentazione dello spagnolo, Galliani ha anche svelato un retroscena sull'affare Bonaventura, colpo last minute del mercato soffiato all'Inter: "Pensavamo che andasse in porto lo scambio Biabiany-Zaccardo, è stata una delle cose più strane della mia carriera. Abbiamo avuto questa idea e Bonaventura era già a Milano per andare da un'altra parte... Fortunatamente c'erano anche il presidente dell'Atalanta e il procuratore del giocatore a Milano. Non abbiamo potuto fare le visite mediche, ma abbiamo avuto tutti i dati dallo staff della società bergamasca". Galliani ha raccontato anche che "la trattativa più difficile è stata quella di Van Ginkel, che ha resistito al nostro corteggiamento. Non che non volesse venire, ma al Chelsea è diventato titolare prima di stare fuori otto mesi per infortunio. Ha un talento grandissimo, lo dice anche Sacchi. Credo sia stato il mercato con il maggior numero di cambiamenti da quando sono qui, ma quando le cose non vanno benissimo qualcosa va fatto, quindi me l'aspettavo".