Mercoledì 24 Aprile 2024

Tonali riaccende il fuoco del Diavolo

Gol decisivo nel recupero, Giroud aveva risposto a Immobile: sorpasso all’Inter, per lo scudetto è corsa a due

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di Ilaria Checchi

Sotto il diluvio romano il Milan attua il controsorpasso ai danni dell’Inter battendo all’ultimo secondo la Lazio per 2-1 in rimonta. Vetta solitaria ritrovata, dunque, dopo una battaglia vinta con carattere contro una Lazio implacabile solo nella prima frazione di gioco. Decide tutto Tonali con un tocco sottoporta dopo un colpo di testa di Ibrahimovic, prima era stato Giroud a trasformare in pareggio uno slalom di Leao, rispondendo al vantaggio di Immobile. L’Inter però ha una partita in meno, che recupererà mercoledì contro il Bologna.

L’Olimpico capitolino è stato preso d’assalto dalla tifoseria rossonera e a rendere ancora più indiavolato il clima ci ha pensato la Curva Sud, che ha allestito una coreografia ad hoc per sostenere la squadra nella roccaforte sarriana. Con il forfait alla vigilia di Bennacer il tecnico emiliano, ex di serata, ha dovuto per l’ennesima volta ridisegnare l’undici titolare, riproponendo sulla trequarti Brahim Diaz e arretrando di conseguenza Kessié in mediana accanto a Tonali: l’attacco, messo sul banco degli imputati nelle ultime settimane, è stato affidato come sempre a Giroud che dopo 462 minuti ha interrotto il digiuno sotto porta lasciando spazio nella ripresa al rientrato Zlatan Ibrahimovic.

La voglia di riscatto dei rossoneri, dopo la debàcle subita nel derby di Coppa Italia, viene gelata dopo appena quattro minuti dalla perfetta zampata di Immobile (31° gol stagionale), abile sfruttare l’undicesimo assist di Milinkovic-Savic.

La reazione ospite, eccezion fatta per un colpo di testa del 9 francese poco preciso, ha tardato ad arrivare mentre i biancocelesti hanno mostrato grande cattiveria agonistica. Il ritmo di gioco è rimasto altissimo per tutti i primi 45’ in cui il Diavolo è andato a sbattere contro i soliti limiti, ovvero scarsa precisione e poca lucidità: all’uscita di piedi di Maignan su Immobile ha provato a rispondere Leao ma il portoghese ha ripalesato i soliti deficit in finalizzazione. Nonostante le speranze di Pioli di non incappare in altri torti arbitrali, la decisione di Guida a fine primo tempo di non concedere un penalty al Milan per un tocco di braccio in area di rigore di Luis Aberto (dopo un silent check con il VAR) ha scatenato l’ira ospite diventando l’ennesimo caso da moviola.

A risolvere la situazione ci ha pensato Giroud, che a inizio ripresa ha sfruttato il preciso assist di Leao per infilare l’1-1. Il gol, come un’iniezione di adrenalina, ha scatenato il Diavolo, salito in cattedra con fisicità e cuore ma la doppia palla-gol capitata a Messias è stata mandata alle ortiche dal brasiliano. La frustrazione del 9 rossonero per il mancato bis solo sfiorato si è poi trasformata in stizza nel momento della staffetta con Ibrahimovic, buttato in campo per gli ultimi venti minuti di match insieme a Rebic. Il tecnico emiliano ha poi tentato la carta Krunic per un Messias sfiancato mentre Sarri ha optato per forze fresche in difesa con Marusic, Luiz Felipe e Hysaj: il forcing ospite è continuato con Leao, Rebic e lo stesso Zlatan ma è Tonali al 92’ a sfruttare la sponda dello svedese per siglare il gol vittoria che vale la vetta.

La lotta scudetto continua.