Mercoledì 24 Aprile 2024

Medvedev su Sinner: “Imparerà da questa finale, sarà sempre di più un avversario”

Il russo, implacabile a Miami, è convinto che Sinner imparerà dalla finale persa: me lo ritroverò davanti anche in futuro, sta colmando il divario

Jannik Sinner e Daniil Medvedev

Jannik Sinner e Daniil Medvedev

Roma, 3 aprile 2023 - Sarebbe servito un Sinner in perfetta forma per fermare, dopo Carlos Alcaraz, anche Daniil Medvedev. Ma il russo è padrone dei campi veloci in questo inizio di stagione e l’azzurro è arrivato più stanco all’atto conclusivo del torneo 1000 di Miami. E vincere sarebbe stata dura lo stesso considerando l’impressionante score di Medvedev in pochi mesi: trenta vittorie in stagione, tre sole sconfitte e ben quattro tornei vinti. Un tennis inarrestabile se non per pochi, e bisogna scomodare i migliori con Novak Djokovic, che lo ha fermato in Australia, e Carlos Alcaraz che lo ha battuto a Indian Wells. L’unica delusione sono gli Australian Open con una inopinata sconfitta al terzo turno. Per il resto, Medvedev è stato fino a qui una macchina da guerra con il suo tennis robotico, geometrico e che non ha dato a Sinner la possibilità di esprimersi al suo meglio.

Medvedev: “Sinner imparerà”

Come si è capito in partita, il tennis del russo imbriglia le carte migliori dell’azzurro. Non solo una questione fisica, Sinner più stanco e imballato, ma anche tattica, con la ragnatela di Daniil che non ha dato modo all'altoatesino di esplodere i colpi migliori, le accelerazioni, quell’uno-due che gli serve per accorciare gli scambi. Jannik lo ha ammesso a fine partita: il tennis di Daniil gli dà fastidio. “Per me è un grande complimento - la risposta di Medvedev - Forse i miei colpi non gli consentono di fare il suo gioco oppure riesco a leggere bene i suoi colpi, questo mi consente di spingere e portarlo a sbagliare”, l’analisi del vincitore che però ha una parola dolce per lo sconfitto “Vedo che sta facendo passi avanti e annullando il divario, infatti nel primo set è andato avanti di un break. In ogni modo, spero di rappresentare per lui ancora un problema perché penso che me lo ritroverò ancora davanti nelle fasi finali di un torneo”. A incidere anche il fattore esperienza e Medvedev è parso più pronto per una partita di quel tipo e di quel livello, soprattutto dopo una semifinale così stancante per Sinner: “Tante volte mi è capitato di fare una grande semifinale e di sentirmi svuotato in finale - ancora Daniil - Si impara anche da questo e lui mi ha detto di non essere arrivato al top in questo torneo. Giocare una finale di un Masters 1000 è sempre difficile”. A condizionare il match anche il caldo e l’umidità e pure Medvedev ha sofferto nel finale. Poi la tensione per un titolo mille che il russo non vinceva da due anni: “Mentalmente non è stato facile e anche il caldo mi ha fatto soffrire alla fine. Non giocavo da tempo una finale mille e al termine tremavo per l’accumulo di tensione. Ho anche pensato di non essere in grado di firmare la telecamera”. Ora il circuito si sposta sulla terra rossa europea, superficie più difficile per Medvedev, con il torneo di Montecarlo che parte tra una settimana, preludio poi agli Internazionali d’Italia a Roma e al Roland Garros di Parigi. Jannik Sinner pronto per stupire ancora.

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