Venerdì 26 Aprile 2024

Svolta Inter e Conte mette fine a Villa Bellini

Sanchez dà il via al tris con il Sassuolo. E il tecnico perde la prudenza post-estate: "C’è chi non vede l’ora di buttarci addosso negatività"

di Stefano Fogliani

Fallisce l’assalto al cielo, il Sassuolo. Avessero vinto, gli uomini di De Zerbi avrebbero conquistato la vetta della classifica – almeno per una notte – e invece perdono l’imbattibilità stagionale e la partita che li avrebbe messi davanti a tutti, dove erano già stati – per poche ore – una settimana fa. Era già successo contro il Torino che le velleità da capolista dei neroverdi naufragassero sul prato di casa, ma mica è questione di vertigini o di ‘braccino’, quanto piuttosto merito dell’Inter, ritrovatasi alla fine di una settimana non semplice, complice la miglior gara stagionale, o comunque la prestazione che serviva per restituire il sorriso a Conte e tenere sempre ai margini del match il Sassuolo. E se il tecnico interista dai suoi ha avuto le risposte che voleva, non altrettanto si può dire di De Zerbi. Troppa Inter per il Sassuolo, la sintesi: i nerazzurri hanno ballato da soli, restituendosi quella dimensione da big con cui hanno fatto voce grossa da subito, agevolati da un Sassuolo mai troppo puntuale. Già al 4’, infatti, su errore di Chiriches, Sanchez sblocca, e 10’ dopo è ancora il difensore neroverde a deviare alle spalle di Consigli un cross di Vidal. Mica sbaglia solo il centrale rumeno, però: nel Sassuolo, e nella sua fase difensiva, ci sono automatismi che non funzionano. E c’è una manovra che, di solito più fluida, la mediana nerazzurra soffoca sul nascere: giocano sapendo che non possono permettersi una sconfitta, i nerazzurri, e ci mettono la rabbia che serve. Dall’impasse, il Sassuolo esce solo scheggiando il palo con Djuricic a metà primo tempo: un segnale troppo timido, però, anche perché l’Inter ha già scelto di gestire i due gol di vantaggio piuttosto che cercare il terzo, che arriverà comunque. Visti i chiari di luna e i giorni difficili al Mapei Stadium, si sarà detto Conte, meglio non rischiare più del dovuto. Obbligato a rischiare sarebbe De Zerbi, che tuttavia senza Defrel, Caputo e Haraslin non ha uomini da aggiungere all’attacco e tanto basta all’Inter a mettere in sicurezza la partita, con il terzo gol che esalta un inserimento di Gagliardini e toglie del tutto il Sassuolo dalla gara, quando alla fine ne manca un terzo.