Giovedì 25 Aprile 2024

Sinner, la top 10 è di nuovo lì A Miami riparte il sogno americano

La sconfitta con Alcaraz a Indian Wells non abbatte Jannik: "Ho giocato alla pari e so che posso crescere"

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di Paolo Grilli

Può, la sconfitta contro un fenomeno, generare sensi di colpa?

Certamente no, anche se le tue quotazioni hanno fatto segnare un vertiginoso rialzo proprio mentre il suddetto fuoriclasse, Carlos Alcaraz, se ne stava ai box facendosi un po’ dimenticare.

Jannik Sinner esce alle semifinali di Indian Wells, tradizionalmente il “quinto Slam“ per prestigio e qualità degli iscritti, e il bicchiere deve risultare...semipieno. Non che la sfida sia stata pari a quella dell’Us Open 2022, quando fu sempre lo spagnolo a spuntarla dopo cinque set epici. Però l’altoatesino, che ha ceduto 7-6, 6-3 nella notte italiana tra sabato ieri, un set point l’ha pure avuto nel primo parziale. E solo nella secondo ha mostrato di non poter controbattere al tennis tosto e imprevedibile di Carlitos (che nella notte passata, in finale con Medvedev, ha giocato per tornare al numero uno del ranking).

Siamo sicuri che Jannik saprà aggiungere lavoro al lavoro, dopo questa sconfitta che ha mozzato un sogno americano cui ne seguirà però subito un altro, a Miami. Una delle grandi doti del 21enne azzurro è quella di non cercare alibi. "Mi accorgo di poter crescere ancora – dice – eppure sono già molto vicino a un giocatore come Alcaraz. Siamo ottimisti. Ho bisogno di ancora 2-3 stagioni per arrivare al top fisicamente e lo devo accettare. Comunque è stato un torneo positivo: ho battuto un top-5 (Taylor Fritz, ndr) e ho giocato alla pari con Carlos".

Jannik sa che deve pigiare l’acceleratore sulla prima di servizio, e che la varietà dei colpi andrà ulteriormente affinata perché poi, a livello di pesantezza di palla, non deve davvero temere nessuno. A Miami, da giovedì, ci sarà già la concreta possibilità di riagguantare la Top 10, distante una sola posizione da oggi: in Florida, poi, è già stato finalista nel 2021 quando si arrese a Hurkacz. Ci sarà anche Matteo Berrettini, reduce dal ko-choc contro il n.132 Atp, il russo Alexander Shevchenko, al Challenger di Phoenix. Il romano è alla ricerca del vero se stesso, provando a uscire da quel vortice di insicurezza che gli impedisce di sfruttare la sua grande potenza e che lo fa sbagliare con una frequenza allarmante. "Sono inguardabile, toglietemi dal campo", ha urlato nel corso del match perso. Anche i campioni vivono momenti in cui devono solo resettare e ripartire.