Mercoledì 24 Aprile 2024

Se Mancini piange, l’Inghilterra non ride

Anche il ct Southgate si lamenta: "I nostri giovani giocano poco in Premier". Intanto Retegui in corsa con Scamacca per una maglia

Alla fine si lamentano tutti, o quasi. Non si lamenta Salvatore Sirigu, che ha fatto visita alla Galleria degli Uffizi accolto dal direttore Eike Schmidt, facendosi un selfie davanti alla Primavera di Botticelli. Non si lamenta il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo, che pregusta la serata azzurra di domani al Maradona contro l’Inghilterra paragona il ct Mancini a Spalletti perché "oltre al gioco che esprimiamo ci divertiamo in campo, come con la nazionale all’Europeo".

Si è lamentato dello scarso spazio riservato agli italiani in campionato il Ct Mancini, ieri ha fatto la stessa cosa anche quello dell’Inghilterra Southgate, che pure ha solo uno ’straniero’ che gioca in un torneo estero e ha tutti i suoi talenti, molti dei quali giovani, che hanno fatto esperienza in Premier e nelle coppe europee.

Per i media inglesi il ct dei Tre Leoni non allenerà ancora a lungo la nazionale. Lui ieri ha sottolineato che sono pochi i giocatori inglesi impiegati in Premier League (32%) a cui può attingere. Il dato sarebbe anche in calo (nelle ultime due settimane di campionato il dato è sceso al 28%), anche se Mancini firmerebbe per avere le stesse percentuali. "I numeri parlano chiaro, l‘anno prima che diventassi commissario tecnico gli inglesi in Premier rappresentavano il 38%, e da allora la percentuale è costantemente diminuita", ha detto Southgate, sottolineando come l‘80% dei soldi spesi negli ultimi mercati sono stati destinati all‘acquisto di giocatori stranieri. "Siamo lontanissimi dai modelli di Francia e Spagna, che fanno crescere i loro giocatori nei rispettivi campionati per poi cedere all‘estero solo i migliori. Anche il Brasile ormai ha più giocatori di noi in Champions League, un dato su cui riflettere".

Domani sera Southgate non potrà contare sull‘infortunato Marcus Rashford, su Mason Mount e sul portiere di riserva Nick Pope.

Mancini invece ieri ha finalmente incontrato il centravanti venuto dall’altro mondo, Mateo Retegui, centravanti in forza al Tigre, nel finale dell’allenamento di ieri ha avuto un colloquio con il ct e poi ha svolto una sessione di esercizi offensivi di smarcamento con lo stesso ct e parte dello staff tecnico azzurro a guardarlo da vicino. Retegui ha anche provato una serie di calci piazzati con Berardi, Pellegrini e Verratti. Sull’argentino, Di Lorenzo ha spiegato: "Retegui si è presentato bene, avremo altri giorni per conoscerci meglio. Al di là delle qualità tecniche, si vede che è un ragazzo perbene e l’abbiamo subito messo a suo agio".

Difficile capire chi giocherà titolare domani sera: Mancini ha alternato Retegui e Gianluca Scamacca, nelle prove di ieri, ed è probabile che il commissario tecnico vorrà attendere anche la rifinitura di stamattina a Coverciano e l’ultima sgambata di domani per decidere chi schierare da centravanti fra l’attaccante del West Ham e la punta italoargentina del Tigre.

Oggi l’Italia partirà in treno dopo pranzo alla volta di Napoli, dove farà visita alla Fondazione Santibono Pausillipon.