Lunedì 29 Aprile 2024

Roma, solito pareggio: 1-1 Atalanta. Orgoglio Parma, Genoa addio Europa

Nonostante il ritorno al gol di Totti i giallorossi frenano all'Olimpico e sprecano l'occasione di superare la Lazio, agganciata al 2° posto. Donadoni strappa il pari a Empoli, il Palermo piega il Grifone. Pari tra Udinese e Chievo

Denis batte De Sanctis dal dischetto (Ansa)

Denis batte De Sanctis dal dischetto (Ansa)

Roma, 19 aprile 2015 - La pareggite colpisce ancora una volta la Roma. I giallorossi non vanno oltre l'1-1 casalingo contro l'Atalanta e sprecano l'opportunità di superare la Lazio, agganciata al secondo posto con 58 punti, a -15 dalla Juventus che potrà laurearsi campione d'Italia già tra una settimana (ipotesi ardua, ma reale). Nonostante il ritorno al gol di Francesco Totti, il numero 241 in campionato, la squadra di Garcia subisce l'ennesima rimonta stagionale e viene raggiunta da Denis su rigore che regala a Reja, ex laziale, un punto prestigioso che avvicina i bergamaschi alla salvezza. Il Palermo infrange i sogni europei del Genoa: la vittoria per 2-1 dei siciliani estromette di fatto i rossoblù dalla lotta per l'Europa League che, in attesa di capire come finirà il derby di San Siro, sembra riguardare solo Napoli, Sampdoria e Fiorentina, in campo nel posticipo di lunedì contro il Verona.  Con l'ennesima prova d'orgoglio il Parma strappa il pareggio in casa dell'Empoli: il 2-2 non serve per la salvezza, ma dice tanto sulle qualità del gruppo di Donadoni. Finisce in parità anche Chievo-Udinese che compiono un altro passo verso una salvezza tranquilla.

LE PARTITE

Roma, la delusione di Florenzi (Lapresse)

ROMA-ATALANTA 1-1: Altro che controsorpasso. La Roma non allontana fantasma e paure e si blocca di nuovo in casa con l'Atalanta. Un punto che serve ad agganciare la Lazio al secondo posto ma non ad evitare i fischi e le contestazioni di un pubblico già sul piede di guerra dopo le polemiche tra Pallotta e l'ala estrema della tifoseria (in 500 hanno protestato prima della gara) e che soprattutto rianima anche le inseguitrici con sette giornate tutte ancora da giocare in chiave-Champions. Serviva una vittoria scacciacrisi dopo il pari di Torino, è arrivato invece un altro pareggio nonostante il gol-lampo di Totti avesse messo la gara sui binari giusti ed ora la situazione in casa Roma è tutt'altro che serena. Pronti, via ed è subito Roma.Gervasoni punisce col rigore un mani di Stendardo, che in scivolata tocca col braccio per fermare Ljajic, e capitan Totti dal dischetto spiazza Sportiello. L'Atalanta sembra stordita e rischia di subire il raddoppio al 14' quando Ljajic riesce a far passare un cross che taglia tutta l'area di rigore ma Florenzi arriva leggermente in ritardo e non riesce a trovare la deviazione vincente ma la manovra giallorossa resta lenta ed incapace di portare al colpo del ko. A riaprire la gara è dunque un altro rigore, concesso stavolta all'Atalanta per fallo di Astori sull'ex di turno Emanuelson, e realizzato da Denis. La Roma schiuma rabbia e crea occasioni a raffica con Totti, Florenzi e Yanga-Mbiwa che prendono d'assedio la porta di Sportiello ma ha perso convinzione e lucidità mentre i bergamaschi hanno buon gioco a ritmi bassi e si concedono anche qualche sortita con Gomez. Il tempo si chiude in parità e Garcia dopo neanche un quarto d'ora della ripresa capisce che bisogna cambiare qualcosa. Fuori un fischiatissimo Iturbe per Ibarbo e in campo anche il rientrante Keita al posto di Paredes. L'Atalanta erge un muro invalicabile a difesa della propria porta, concede qualcosa ma regge mentre i giallorossi - che attaccano a testa bassa - s'innervosiscono col passar dei minuti. Una clamorosa occasione arriva a 11' dalla fine quando Torosidis viene anticipato miracolosamente da Migliaccio dopo che Sportiello aveva salvato su Ljajic. Entra anche Doumbia per Torisidis. L'assedio finale non porta a nulla: finisce 1-1 e l'Olimpico fischia di paura e disapprovazione. 

Palermo, Chochev sommerso dall'abbraccio dei compagni (Lapresse)

PALERMO-GENOA 2-1: Importante successo del Palermo che supera di misura un Genoa che vede allontanarsi il sogno di partecipare ad una competizione europea il prossimo anno. Protagonista assoluto Paulo Dybala che con una serie di giocate straordinarie incanta il ct dell'Argentina Tata Martino presente in tribuna al Barbera. La prima mezz'ora è una tempesta rosanero, con i liguri alle corde e puniti due volte dall'eroe del giorno, il bulgaro Chochev. Al 9' sovrapposizione di Rispoli che lascia partire un diagonale sul quale è bravissimo Lamanna ma la respinta è preda di Chochev che insacca da distanza ravvicinata, poi al trentunesimo su azione di contropiede è bravissimo Dybala a proteggere il pallone per poi servirlo al compagno smarcato che batte ancora Lamanna, stavolta non perfetto. Il Genoa si vede solo con una punizione dal limite di Perotti che però si spegne alta, mentre è ancora Rispoli a sfiorare la rete con un tiro che impegna severamente il portiere avversario. A inizio ripresa i rossoblù accorciano le distanze: filtrante di Edenilson per Iago che sul filo del fuorigioco batte Sorrentino. Il Genoa cerca con insistenza il pareggio ma l'occasione più clamorosa è del Palermo, con Dybala che colpisce la traversa con un tiro eccezionale. Gli ultimi dieci minuti sono di marca genoana ma nonostante la pressione Sorrentino non corre pericoli. 

Pellissier uomo in più del Chievo (Lapresse)

CHIEVO-UDINESE 1-1:  Un punto a testa fra Chievo e Udinese che consente ad entrambe di muovere la classifica in un momento non proprio felicissimo. Prima metà di gara non bellissima, di spazi ce ne sono pochi e le squadre si affidano più che altro a conclusioni dalla distanza, con l'unica nello specchio della porta targata Allan che però non impensierisce Bizzarri. Sul finale di frazione però il Chievo è più incisivo e sfiora il gol con Hetemaj che si avventa su una palla vagante in area ma vede il suo tiro respinto da un difensore, poi lo trova al minuto trentanove: gran lavoro di Meggiorini sulla destra, sul suo assist Pellissier anticipa Widmer in spaccata e mette dentro dando finalmente una scossa ad un match non certo esaltante.  Nella ripresa grossa chance per Meggiorini ma è bravissimo Karnezis a salvare, poi entra Di Natale e l'Udinese ne beneficia: il capitano infatti colpisce subito un clamoroso palo a portiere battuto. Il pari friulano però è fortunoso: cross di Thereau per Geijo e nel tentativo di anticipare l'avversario Cesar infila maldestramente la propria porta. Il Chievo cerca la vittoria ma prima Karnezis salva su Radovanovic e poi all'ultimissimo minuto un tiro di Zukanovic colpisce un altro palo.

Parma, Lodi ritrova il gol in campionato (Ansa)

EMPOLI-PARMA 2-2: Che non sia più facile per nessuno prendersi tre punti dal Parma l'ha capito anche l'Empoli che ha sudato freddo per evitare addirittura la sconfitta. Probabilmente sarà difficilissimo per Donadoni evitare l'ultimo posto - obiettivo dichiarato del club ducale - ma va dato atto che i suoi non regalano niente ai rivali, piccole o grandi che siano, ed il pari per 2-2 ottenuto oggi ne è l'ennesima dimostrazione. L'avvio dell'Empoli è soft come se la squadra di Sarri avesse l'intima convinzione di poter segnare da un momento all'altro ma dopo un'occasione sprecata da Maccarone di testa a sbloccare il risultato è il Parma. E' il 20' quando Lodi, raccolta una corta respinta di Rugani su tiro di Coda, trafigge Sepe con un destro in diagonale e da buon ex evita di esultare. La reazione dell'Empoli è più rabbiosa che lucida per una decina di minuti poi Maccarone rimette le cose a posto. Saponara approfitta di un liscio clamoroso di Cassani e serve a centro area Big Mac, che fulmina Mirante con una sassata imprendibile per il suo ottavo centro stagionale. Il crescendo porta al sorpasso proprio prima del riposo quando Tonelli, sugli sviluppi di un corner battuto da Valdifiori, sovrasta Costa e infila di potenza Mirante. Partita chiusa? Per niente: il Parma non è per nulla rassegnato e l'Empoli spreca l'opportunità di chiudere il match, così Donadoni pesca dal cilindro la carta Belfodil e all'algerino bastano 4 minuti per segnare, riprendendo da due passi una traversa colpita da Coda. Non segnava da 700 giorni l'ex interista. Il Parma potrebbe anche vincere quando Coda ha sulla testa la palla del controsorpasso su assist dello scatenato Belfodil ma non ha fortuna. Finisce 2-2 e forse i rimpianti maggiori sono proprio degli emiliani.