Venerdì 3 Maggio 2024

"Pirlo un predestinato, ha tutto per vincere"

Bresciani e vicecampioni d’Europa, Prandelli difende Andrea: "Lui è il calcio, merita la Juve. Sarri? Se esci agli ottavi, sono guai".

Migration

di Enrico

Salvadori

Gli ha consegnato le chiavi del centrocampo della sua Italia vice campione d’Europa nel 2012, lo voleva quando è andato in Turchia al Galatasaray. E’ bresciano come lui e tra i due c’è grande sintonia. Cesare Prandelli commenta la notizia di queste ore della promozione di Andrea Pirlo sulla panchina della squadra maggiore della Juventus con grande entusiasmo. E non solo. Parla delle italiane rimaste nelle Coppe europee e spalanca le porte del cuore per un’altra squadra della sua vita, l’Atalanta, che vuole scrivere la storia in Champions.

Cesare, iniziamo da Pirlo. Era scritto che arrivasse, magari non così presto, sulla panchina italiana più prestigiosa e difficile.

"Accade poche volte nella vita ma succede che ci sia un predestinato e lui è uno di questi. Di calcio, Andrea, è uno che capisce tutto perché ha vinto tutto quello che c’era da vincere e lo ha fatto con una classe cristallina. Ma era chiaro che sarebbe diventato allenatore perché in campo capiva ogni situazione. Si merita questa occasione e gli auguro che faccia bene. Ha tutte le qualità per riuscire".

A Maurizio Sarri non è bastato vincere uno scudetto.

"Quando la Juventus esce agli ottavi di Champions è chiaro che tutti siano in discussione. La Juve ha pagato l’andata quando ha giocato davvero male. Poi al ritorno c’è stata la sfortuna delle assenze di Douglas Costa e Dybala che praticamente non ha giocato. Con loro la qualificazione sarebbe arrivata. Sul resto non conosco la situazione e non mi pronuncio".

Le italiane nei quarti sono rimaste due, stasera l’Inter in Europa League, l’Atalanta mercoledì in Champions col Psg. Compiti difficili ma alla portata.

"Premessa: sono partite secche in una stagione anomala che mai si era protratta così. E’ stato tutto sconvolto. L’Inter si è cementata nelle polemiche, adesso ha trovato una solidità difensiva che non aveva. E’ molto difficile fare gol ai nerazzurri e i due davanti prima o poi ti puniscono. Antonio Conte con quel suo sfogo ha fatto da stimolo un po’ a tutti. Con questo finale di stagione l’Inter può riscattare il fatto non è stata a contatto della Juve in campionato nel momento in cui i bianconeri avevano una flessione".

Da un nerazzurro all’altro. Quello dell’Atalanta. Colori che fanno parte del tuo vissuto. Una vera e propria favola.

"Sembra un romanzo scritto per un anno che è stato di sofferenza grandissima per Bergamo città che ha trovato la forza di reagire anche grazie a questo gruppo straordinario. Se l’Atalanta gioca con quel ritmo e quella gamba che ha sin qui dimostrato può mettere in difficoltà chiunque. La mancanza di Ilicic significa molto a livello di tecnica e fantasia ma la squadra si è preparata bene. Col Psg è uno scoglio difficile ma con grande forza d’animo e compattezza l’Atalanta, che è una squadra irriverente, può regalare un traguardo storico che tutta la città aspetta dopo quest’anno incredibile dove è successo di tutto. L’Atalanta era considerata una provinciale e col Paris Saint Germain, che avrà assenti e acciaccati, si gioca l’accesso fra le prime quattro di Champions. E’ una fiaba straordinaria. La dimostrazione che con lavoro e serietà si arriva lontano".

L’esatto contrario di quanto ha fatto la Roma.

"Le parole di Dzeko confermano che col Siviglia non c’è stata partita e che ai giallorossi manca ancora tanto per andare avanti in Europa".

Beppe Iachini confermato a Firenze, Pioli confermato al Milan.

"Lo meritavano entrambi per il lavoro che hanno fatto. Stefano, dopo che ha inquadrato la situazione, ha dato sicurezza e gioco. Iachini ha centrato l’obiettivo prefissato con largo anticipo. A Firenze ora la società devo allestire una squadra secondo le aspettative e non solo valorizzare i giovani".